Lettera aperta di 13 aderenti ai Cinque Stelle di Mariglianella sull’attuale situazione all’interno del Movimento di Grillo. Una analisi dura con cui i tredici iscritti chiedono chiarezza e coerenza,ma soprattutto unità. Ecco il testo integrale.
“Siamo un gruppo di persone che vive a Mariglianella, un piccolo paesino della provincia di Napoli, abbiamo abbracciato i principi fondanti del M5S ormai da anni, con la piena consapevolezza che la differenza di un nuovo metodo politico è una responsabilità che si dilata, sui tempi lunghi del cambiamento; significa comprendere gli effetti delle azioni concrete e sapere scorgere le priorità d’azione con intelligenza, sapersi identificare con un sistema di regole e di limiti per l’interesse comune. Non avendo la convinzione che una determinata scelta sia giusta, ma la certezza che essa abbia un buon senso, indipendentemente da come andrà a finire. Insieme ci siamo candidati nel nostro Comune, presentandoci con la lista del M5S, riuscendo a stento, con sacrificio e dedizione ad inserire un solo consigliere, e ad oggi nessun dubbio della scelta e soprattutto dei principi fondanti che caratterizzano e distinguono la comunità del M5S.
Insieme ci abbiamo messo faccia, anima e cuore sostenendo e difendendo i principi cardini del nostro M5S, che tanto decantiamo, “Onestà, Trasparenza e Coerenza”, abbiamo lavorato, siamo scesi nelle piazze, per informare e per provare a trovare la strada in qualche modo giusta che servisse a smussare questo sistema ormai marcio dentro e fuori.
Siamo qui, ancora una volta, ad essere coerenti con i cittadini locali e non, e con chi ci ha sostenuti, votati e chi riposto in noi la propria fiducia per far sentire la propria voce, le proprie idee, i propri bisogni. Pertanto ci sentiamo in dovere di rispondere a chi quotidianamente ci chiede cosa sia successo. “Appartenere” ad un simbolo di un movimento politico, non significa avallare tutte le decisioni dei nostri parlamentari, direttori o altro, o farsi usare come burattini. Il MoVimento è cresciuto si è allargato a livello nazionale ed europeo e non può oggi soffermarsi a 5 persone o sottopersone. Sbagliare è umano ma perseverare è diabolico, e in questo caso anche stupido.
Sono ormai molti mesi che ci trasciniamo addosso vicende di un certo peso politico quali Quarto, Livorno, Parma e, infine, Roma, senza affrontarle nello specifico, senza un minimo di confronto e senza, quindi, far tesoro degli errori commessi. La famosa BASE, tanto decantata, tanto considerata e punto di forza e orgoglio del nostro M5S, è da un po’ di tempo che quasi non viene più ascoltata e coinvolta nelle decisioni, nelle scelte, nelle discussioni….lasciando cadere in un silenzio assordante domande, interrogativi e dubbi. Sono molti mesi che evitiamo di affrontare alcune discussioni, di sviscerare alcune problematiche, di dare risposte chiare e nette, forse abbagliati, distratti e concentrati soltanto sull’obiettivo governo centrale, stiamo perdendo di vista il nostro progetto, l’uno vale uno, il nessuno deve rimanere indietro, la condivisione, la BASE….continuiamo a far finta che tutto vada bene e che noi siamo i diversi…ma non basta più.
A forza di dire “andiamo avanti” stiamo lasciando indietro e sul terreno di battaglia i veri guerrieri e i veri sognatori, le menti libere e pensanti, forse anche “scomode” ma sempre leali, sincere e convinti di poter cambiare, imbarcando, invece, selfieman e tifosi, coloro che riempiono gli stadi, le urna ma contestualmente svuotano il nostro sogno dei nobili contenuti e della rivoluzione culturale di cui parliamo quotidianamente.
Ogni qualvolta che mettiamo un piede in fallo, e ci sta che si commettano errori vista la crescita esponenziale di consensi in un lasso di tempo così breve, non possiamo più continuare ad incolpare la stampa, le lobby e il sistema…della loro esistenza e del loro losco modo di agire siamo sempre stati consapevoli.
Ritorniamo umani.
Abbiamo bisogno di guardarci dentro, di girarci indietro e analizzare in maniera serena e schietta quanto sta accadendo al fine di rafforzare, recuperare e consolidare il rapporto con la base, con gli attivisti. Un direttorio non deciso, non scelto e non votato da nessuno, neanche dalla base, andrebbe, a nostro avviso, azzerato al fine di deresponsabilizzare, alleggerire di carichi di lavoro e responsabilità chi oggi ne fa parte.
Tale “struttura” potrebbe essere, piuttosto, allargata a tutto il territorio nazionale, contemplare portavoce eletti al Senato, alla Camera, nelle Regioni e nei Comuni, in modo da vere ben chiaro il polso della situazione nazionale e/o locale a tutti i livelli, ascoltare e recepire istanze e bisogni a 360 gradi; essa dovrebbe essere a rotazione, ad esempio annuale, in modo da crescere tutti, crescere insieme. La presenza dei diversi gradi di eletti consentirebbe di avere un costante e diretto rapporto con i territori e i cittadini, allontanando qualsiasi fugace dubbio di struttura perimetrale. A nostro avviso, oggi più che mai, vi è indispensabile una riunione/assemblea regionale, nonché nazionale. Servono regole chiare e linee guida, partendo dal basso, dai Comuni, Regioni, fino ad arrivare al Parlamento. Il Movimento 5 Stelle non può sottrarsi alle proprie responsabilità, soprattutto se si candida a governare il Paese”.
Leopoldo Esposito – Portavoce Comunale M5S Mariglianella
Antonio Allocca – Attivista M5S Mariglianella
Michele Carpino – Attivista M5S Mariglianella
Ida De Amicis – Attivista M5S Mariglianella
Valentina Galiero – Attivista M5S Mariglianella
Albino Giannino – Attivista M5S Mariglianella
Irene Granata – Attivista M5S Mariglianella
Ciro Maione – Attivista M5S Mariglianella
Pina Principato – Attivista M5S Mariglianella
Mario Rossi – Attivista M5S Mariglianella
Antonio Silvestro – Attivista M5S Mariglianella
Filippo Simone – Attivista M5S Mariglianella
Carmela Sorrentino – Attivista M5S Mariglianella
