Un Ferragosto da “tutto esaurito”. Migliore perfino dei dati del 2015, l’anno del recupero in grande stile del mare italiano e forse addirittura raggiunge la performance del 2012, la migliore stagione recente. E’ quanto emerge da un’indagine condotta dalla Cna Balneatori. “Sarà un Ferragosto d’oro”, è la convinzione espressa dal campione di 423 titolari di stabilimenti (situati in 49 località marine italiane), individuati tra gli aderenti a Cna Balneatori, che hanno preso parte all’indagine effettuata dall’ 1 all’8 agosto, per verificare lo stato di salute del turismo costiero italiano nel periodo 13-21 agosto. A pochi giorni da Ferragosto gli stabilimenti di molte regioni italiane sfiorano il tutto esaurito. Si va dal 98 per cento di posti prenotati in Liguria e Sardegna al 95 per cento di Basilicata, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Puglia, Sicilia e Toscana; dal 90 per cento di Campania e Veneto all’85 per cento di Abruzzo, Calabria, Lazio, Marche e Molise.
A guidare la classifica degli incrementi rispetto al 2015 il Friuli Venezia Giulia e il Veneto (+15 per cento). Toccano il +8 per cento Basilicata, Liguria, Puglia e Sardegna. Registrano il +5 per cento Campania, Emilia Romagna, Sicilia e Toscana. Al +3 per cento arriva il Lazio. Andamento stabile per Abruzzo, Calabria, Marche e Molise. “Nonostante il momento particolarmente felice vissuto dalle spiagge italiane, chi volesse trascorrere al mare il ponte di Ferragosto (o l’intera settimana che ruota intorno alla festività introdotta dall’imperatore romano Augusto) ha ancora qualche chance”, sottolinea la Cna Balneatori secondo la quale c’è posto ancora in Abruzzo (Pescara e Montesilvano), Calabria (Condorfuri), Lazio (Anzio e Ardea), Marche (Pesaro) e Molise (Campomarino e Termoli). Gli stabilimenti balneari italiani continuano a soffrire l’eccessiva polarizzazione delle vacanze. I turisti che hanno prenotato cabine, ombrelloni e lettini si concentrano perlopiù nei nove giorni che vanno dal 13 al 21 agosto. Quanto spende per servizi, cibo e bevande una famiglia di quattro persone (genitori e due bambini) che sceglie le spiagge italiane a Ferragosto e dintorni? Calcoli alla mano, realizzati tenendo conto dei listini, nei nove giorni che registrano il picco di prenotazioni – sostiene la Cna – la spesa va da un minimo di 360 a un massimo di 495 euro, con una media di 444 euro.
La spesa quotidiana per la famiglia tipo va dai 40 euro di Basilicata, Calabria e Molise ai 45 di Campania e Marche, dai 50 di Abruzzo, Lazio, Puglia e Sicilia ai 55 euro di Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Sardegna, Toscana e Veneto. La percentuale di vacanzieri che hanno prenotato on line tocca il 45 per cento del totale in Emilia Romagna. Con Friuli Venezia Giulia, Marche, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Veneto a tallonarla al 40 per cento. A trainare questa modernizzazione sono principalmente i turisti stranieri. Quattro vacanzieri su cinque che hanno prenotato in rete in Molise provengono dall’estero. E tre su quattro gli stranieri che lo hanno fatto nel Lazio e in Sardegna. Ma la quota è dappertutto alta e non scende sotto il livello del 60 per cento segnato dalla Calabria. Dati che dimostrano come il potenziamento dell’offerta innovativa e digitale “sia ormai un imperativo categorico per i titolari di stabilimenti balneari che vogliono adeguarsi alla competizione globale. E trarne vantaggio”, sottolinea la Cna.