NOLA (Bianca Bianco)- Poliziotti travestiti da fattorini per scoprire il traffico di merce truffata e rubata che raggiungeva un deposito del Cis di Nola. Gli agenti della sezione anti-crimine del Commissariato di polizia di Nola hanno indagato per mesi, anche fingendosi fattorini a lavoro nel più grande Interporto d’Europa, per stanare i componenti del sodalizio criminale sgominato ieri nel corso di una operazione compiuta da più polizie d’Italia. Una organizzazione di almeno ventuno persone che, attraverso una serie di escamotage (dalla creazione di società farlocche fino alla ricettazione di merce rubata o rapinata) faceva arrivare prodotti di ogni genere in attività commerciali del Cis, dove poi venivano commercializzati all’ingrosso come fossero merce normale. L’operazione di polizia è durata più di un anno e ieri si è conclusa con l’arresto di tre persone, una delle quali (R.S. della provincia di Napoli, ora ai domiciliari) arrestato direttamente della polizia di Nola, diretta dal primo dirigente Pasquale Picone. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, l’arrestato avrebbe ricettato fino a 1200 beni (tra capi di abbigliamento, vino, olio, borse griffate e computer) tutti convogliati presso l’Interporto Campano e frutto di truffa o furto e rapina. Insieme a lui, gli altri indagati che avevano messo insieme una rete che riusciva a colpire in tutta Italia (da Brescia a Taranto) con sistemi diversi. Uno di quelli adoperati, consisteva nel creare delle società fantasma con lo scopo di acquisire società vere ma in difficoltà e col loro “paravento” comprare merce poi mai pagata al fornitore. In altri casi, invece, il sodalizio si limitava a mettere la mani su prodotti rubati o frutto di rapine. Escamotage collaudati e scoperti grazie ad una intensa attività investigativa che ha coinvolto la polizia di Nola; gi agenti del commissariato bruniano in particolare, attraverso il monitoraggio delle attività sospette compiute al Cis e grazie alla postazione fissa presenta nell’enorme interporto di Boscofangone, sono riusciti ad offrire alla Procura di Nocera, direttamente investita dell’indagine, elementi utili per identificare tutti i passaggi e tutti i protagonisti finali dell’enorme truffa. Al termine dell’operazione ribattezzata “Di Francia” risultano indagate 21 persone, ieri ne sono state arrestate tre ma le indagini continuano per scoprire eventuali nuovi filoni.