NOLA (Bianca Bianco)- Quanti ragazzi nolani, ogni giorno, cantano una rima di Clementino? Ce n’è uno però, che è andato oltre e stamattina si è presentato dinanzi la Commissione dell’ Esame di Maturità con una tesi dedicata al suo idolo musicale. Biagio Minichini ha 18 anni e oggi ha recitato il suo ultimo atto dell’esperienza da liceale del prestigioso Carducci di Nola. E lo ha voluto fare scrivendo una tesina dedicata proprio al rapper delle Basiliche, alla sua musica ed ai suoi versi. Un lavoro complicato e divertente, che ha stupito e incuriosito i docenti. Al termine dell’esame tutti hanno fatto i complimenti a Biagio, di sicuro il suo “saggio” finale resterà negli annali. “L’idea mi è venuta qualche tempo fa- racconta al giornalelocale.it-. Ero a casa, incastrato a letto da una frattura al polso. Fissavo il soffitto ed ascoltavo Clementino, poi ho avuto come un’illuminazione: perché non collegare le sue canzoni a quello che stavo studiando?”. Scriverlo sembra facile, un gioco da ragazzi. Ma Biagio è riuscito proprio in un’impresa: ha “linkato” i suoi studi di latino, inglese, letteratura italiana, ai testi del cantautore. Il risultato è sorprendente. Qualche esempio? La canzone “Mea Culpa” si ricollega- scrive Biagio- all’opera di Tacito ed al suo Proemio, soprattutto quando si parla di verità”. “Cos’ cos’ cos’” si collega alla filosofia di Hegel (il numero 3, tesi antitesi e sintesi); “Lo strano caso di Iena White” alla letteratura inglese (Dottor Jekyll e Mister Hide) ed al concetto di doppia identità di Luigi Pirandello. Un lavoro lungo ed appassionato per questo ragazzo della III C che si schernisce: “Non so se Clementino sapesse che oggi avevo l’esame con la tesina su di lui, io ho provato a scrivergli ma non importa se c’è o non c’è, lui è un mito”. Il voto non è importante, continua Biagio, che subito dopo avere concluso la sua esposizione, intorno alle 10,30 di stamattina, è corso a casa per fare una lunga dormita e poi per prepararsi ad uscire con gli amici. Libri chiusi, basta appunti e ripetizioni, si esce. Sempre con la musica di Clementino da sottofondo, però.