sabato, Novembre 23, 2024
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Il ritorno di Barbato il guerriero: “Darò un calcio alla vecchia politica”

CAMPOSANO (Bianca Bianco)- “Il guerriero è tornato”. Se lo dice da solo, Franco Barbato, da poche ore nuovamente sindaco di Camposano dopo essere stato dal 1985 al 1991 consigliere comunale d’opposizione , sindaco nel 1992 fino alla fine del 1993 e poi dal 1994 al 1998. Appesa al chiodo la giacca da deputato, quella che lo ha visto protagonista nella scorsa legislatura tra le fila dell’Italia dei Valori, Barbato ha accettato la sfida elettorale che lo ha visto contrapposto all’uscente Giuseppe Barbati. Ed ha vinto per un pugno di voti. Stamattina non ha fatto in tempo ad andare in Comune, ha preferito passare a casa di alcuni concittadini colpiti da un gravissimo lutto e poi a Nola nella sua agenzia assicurativa che gestisce con il figlio Amedeo, assicuratore ed ex tronista di “Uomini e donne”. Avrà tempo domani di passare in Municipio, nel frattempo si gode in famiglia una vittoria cresciuta di ora in ora ed acciuffata sul fil di lana.

Barbato, la sua vittoria non era così scontata.

“La mia vittoria ha dimostrato che anche qui è possibile cambiare. Sono felice, abbiamo smantellato un sistema di potere logoro e marcio, abbiamo spazzato via il vecchio”.

Anche lei non è un volto nuovo qui a Camposano.

“Di sicuro non rappresento quella parte politica che ha sostenuto il mio avversario. Sul palco con Barbati, nell’ultimo comizio, c’era tutto l’arco costituzionale a partire da Paolo Russo. La nostra vittoria ha dato un calcio a questo sistema che ha rovinato il Nolano. Non è un caso che il corteo da casa mia al Comune ieri sera l’ho fatto in braccio a tanti giovani. Una cosa emozionante ma anche un segno che qualcosa è cambiato”.

Il suo avversario accetta con serenità la sconfitta ma fa dell’ironia sul suo slogan “realizzeremo i sogni”. Cosa ne pensa?

“Sbaglia a fare ironia perché li realizzeremo davvero. Il primo è quello di riorganizzare la macchina amministrativa, liberare il Comune dai parassiti, fare piazza pulita di chi vuole solo rubare lo stipendio, Barbati ha trasformato questo paese nel comune con i servizi più scadenti della provincia di Napoli, il mio sogno, che realizzerò nei primi cento giorni, è di far dimenticare quell’andazzo”.

Quali altri punti programmatici realizzerà?

“Riportare il benessere tra i miei concittadini, dare sicurezza, dare efficienza alla cosa pubblica, ricominciare a fare l’ordinario che nella gestione Barbati era completamente assente. A proposito della sicurezza, faremo installare un sistema di videosorveglianza che faccia da deterrente ai ladri, ai delinquenti ed agli incivili. Trasformerò il Comune in un’azienda in cui io sarò un manager, attento alla efficienza dei servizi. La mia comunità risorgerà”.

Il suo risultato elettorale premia le donne ed i candidati giovani.

“Per me è un vanto. La più votata è una ragazza di 24 anni. Una cosa che a Nola non sarebbe mai accaduta, perché lì come in altri paesi si è schiavi della vecchia e decrepita politica”

Un giudizio che lascia trasparire le sue intenzioni anche a livello di area nolana…

“Nola è la palla al piede del Nolano, l’Agenzia di Sviluppo un carrozzone da smantellare, il sistema che si è affermato ha distrutto quest’area. Io penso che da qui, proprio da Camposano, possa arrivare il segnale di una riscossa dei cittadini”.

Al suo avversario Giuseppe Barbati cosa vuol dire?

“Hai lasciato il paese distrutto. Ma preferisco parlare d’altro”.

Conferma che ha già pronta la sua giunta?

“L’ho detto prima del voto e lo confermo. I nomi che ho fatto (Spampanato, Siciliano, Manganiello, Amato) restano tali, e si tratta tra l’altro dei più votati. Il che conferma che ci ho visto lungo”.

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