CAMPOSANO- Terza “fumata nera” per il Tavolo dei Comuni dell’Area nolana. L’organismo intercomunale ripristinato ormai due mesi fa vive già in una fase di stallo perché non riesce a darsi un presidente. Una situazione imbarazzante per il Nolano, o forse solo lo specchio di una lotta politica interna e talora fratricida. Allo stato il Tavolo dei Comuni è una entità senza testa, e quindi senza alcuna valenza né politica né istituzionale, che di riunione in riunione si indebolisce senza offrire l’auspicata risposta a chi chiedeva che tornasse la “stagione dei sindaci” in vista di appuntamenti importanti come l’applicazione del nuovo piano rifiuti con il passaggio del Nolano nell’ato 3. Nei giorni scorsi l’ennesima riunione interlocutoria tra i sindaci dell’Agro, un incontro durante il quale è stata di fatto tagliata la candidatura politica sinora più forte, e che in apparenza era sostenuta dalla maggior parte dei primi cittadini, ovvero quella del sindaco di Marigliano Antonio Carpino del Partito Democratico. Dopo settimane di discussioni, quando il nome del primo cittadino mariglianese sembrava garanzia per tutti, nel corso dell’ultimo incontro l’ennesimo ostacolo. Il sindaco Di Palma di Cimitile, a nome anche di altre fasce tricolori, ha infatti chiesto che si decidesse “in una rosa di nomi”. Una richiesta che va letta come una bocciatura per Carpino, che arriva peraltro anche da sindaci dello stesso partito, il Pd. L’orizzonte ora sembra meno chiaro, e la decisione finale più difficile. La nuova spaccatura manifesta la difficoltà dei partiti stessi (Pd e Forza Italia) di trovare una intesa anche interna per la scelta di un nome che metta d’accordo tutti. Una strada segnata però c’è, e sarebbe quella di mettere a capo del Tavolo dei Comuni un sindaco di un piccolo Comune, dunque meno “forte” politicamente rispetto a Carpino e garante della pax tra Pd e Forza Italia.