SAN PAOLO BEL SITO (Bianca Bianco)- Con un manifesto affisso nei giorni scorsi in paese anche la maggioranza guidata dal sindaco Manolo Cafarelli ha espresso la propria solidarietà a don Fernando Russo, il parroco di San Paolo Bel Sito finito nei giorni scorsi al centro delle cronache. Il sacerdote ha in fatti abbandonato la processione in corso nella frazione di Livardi dopo che i cullatori hanno fermato la statua della Madonna del Rosario dinanzi l’abitazione di un boss. “Con don Fernando ad ogni costo” si legge nel manifesto in cui sindaco ed amministrazione hanno spiegato cosa accaduto. “Come per ogni paese, il percorso (della statua ndr) è frutto di antiche usanze , interventi e celebrazioni. Quest’anno don Fernando ha abolito l’usanza che, per un secolare retaggio feudale, vedeva la statua della Madonna del Rosario rendere omaggio all’attuale dimora Filangieri. Sono emerse polemiche e dicerie”. Poi, il momento che ha causato l’abbandono del parroco: il corteo di fedeli, la statua, i musicisti si fermano per intonare l’Ave Maria ma questo avviene “di fronte la dimora di persone note alle forze dell’ordine. Un segno di arroganza e prepotenza”. Il maresciallo dei carabinieri Squillante chiede subito spiegazioni mentre don Fernando abbandona la processione. “Un gesto repentino non visto da noi amministratori né dal comandante dei carabinieri che insieme a noi ha atteso il rientro della processione in chiesa convinti di ritrovare il parroco e discutere con lui delle azioni da intraprendere”. Dopo la spiegazione dei fatti, il commento: “Quanto successo è gravissimo e turba le nostre coscienze e l’orgoglio della popolazione”, “deturpa l’immagine di popolo buono e laborioso”. “Elevo un grido di rabbia- scrive Cafarelli- e di protesta contro questo vile attentato alla pacifica convivenza della nostra popolazione. Tuttavia non consentirò strumentalizzazioni. Rimaniamo tutti al fianco di don Fernando per la difesa di quei valori che vorremmo condivisi da tutta la comunità. Noi con lui in ogni caso”.