Il richiamo comunicato da Fca riguarda 16.193 unità Fiat 500 dei modelli prodotti dal 2012 al 2016 con cambio manuale ed è a livello volontario, dato che non sono stati segnalati feriti o incidenti correlati al difetto. Il richiamo si riferisce al sistema di rilascio della frizione: Fca comunica che una sua inchiesta interna ha accertato che la corsa della frizione può “superare i parametri di progettazione” al punto che i particolari interessati possono danneggiarsi, con conseguente difficoltà nel cambio di marcia e anche l’interruzione della propulsione, con conseguente arresto non voluto della vettura. Le vetture con il motore turbocompresso, ossia la versione 500 Turbo e le Abarth, non sono interessate al richiamo. Nell’attività a tutela dei consumatori e dei proprietari o possessori di veicoli a motore, lo “Sportello dei Diritti” ancora una volta anticipa in Italia l’avvio di procedure di tal tipo da parte delle multinazionali automobilistiche anche a scopo preventivo, poiché non sempre tutti coloro che possiedono una vettura tra quelle indicate viene tempestivamente informato. È necessario, quindi, spiega Giovanni D’Agata presidente dello “Sportello dei Diritti”, prestare la massima attenzione e rivolgersi alle autofficine autorizzate o ai concessionari o ai Concessionari FCA Italia, nel caso in cui la propria autovettura corrisponda al modello in questione. L’intervento, consiste in un sistema di rilascio modificato, che include un “limitatore” di corsa, e un diverso interruttore collegato al pedale della frizione, usato per disinserire il cruise control qualora si agisca sul pedale stesso.