CICCIANO- Il Comune di Cicciano annulla i concorsi indetti nei mesi scorsi. La procedura di annullamento di ufficio in autotutela è stata annunciata sull’ultimo numero della Gazzetta ufficiale. I concorsi annullati sono quelli per a copertura di un posto di direttivo amministrativo categoria D, di un posto di direttivo contabile categoria D e di un posto di istruttore contabile categoria C. La vicenda relativa ai tre concorsi risale a mesi fa. I 28 settembre 2015 è stato bandito quello per un posto di istruttore contabile, categoria C. Il 5 ottobre 2015 è stato bandito quello per la copertura di un posto di direttivo amministrativo, categoria D e lo stesso giorno è stato indetto quello per la copertura di un posto di direttivo contabile, categoria D. La prima ‘peculiarità’ salta fuori poco dopo l’emanazione dei bandi: per tutti e tre si dispone la riapertura dei termini. In particolare: il concorso da contabile viene bandito il 28 ottobre, pubblicato in Gazzetta ufficiale (come previsto per legge) il 20 ottobre 2015, poi il dirigente responsabile riapre i termini dal 23 novembre 2015 al 24 dicembre 2015. Il concorso da direttore amministrativo viene bandito il 5 ottobre, pubblicato in Gazzetta ufficiale del 23 ottobre 2015 e poi il dirigente riapre i termini dal 23 novembre 2015 al 24 dicembre 2015. Il terzo concorso da direttivo contabile viene bandito il 5 ottobre, pubblicato in Gazzetta ufficiale il 23 ottobre 2015 e anche in questo caso vengono riaperti i termini dal 23 novembre 2015 al 24dicembre 2015. Quindi il 23 novembre 2015, dopo la riapertura dei termini, vengono (ri)pubblicati i tre bandi , ma la pubblicazione avviene a cinque giorni dalla scadenza del termine per la presentazione delle domande di partecipazione. Un tempo breve, brevissimo, per poter consentire a tutti di sapere dei concorsi, preparare i documenti, partecipare. Ed è qui che nasce l’inghippo, che smuove la stessa maggioranza guidata dal sindaco Raffaele Arvonio. Alla vigilia dello svolgimento del primo concorso, la giunta guidata da Arvonio si riunisce e delibera un atto di indirizzo rivolto al dirigente al Personale che ha bandito i tre concorsi, chiedendo di fatto di “valutare” le “criticità” riscontrate nelle procedure concorsuali e, quindi, di prendere in considerazione l’annullamento.