VERONA (Domenico Andolfo) – Si è chiusa col segno più l’esperienza dell’Irpinia alla cinquantesima edizione del VinItaly, il Salone internazionale dei vini e dei distillati. Migliaia i visitatori che da domenica 10 aprile ad oggi hanno affollato l’area espositiva popolata dalle 90 aziende irpine, mai così partecipi e presenti al principale evento fieristico nazionale dedicato al mercato del vino.
Numerosi e qualificati anche gli operatori economici stranieri che hanno visitato gli stand delle imprese avellinesi. A Piazza Irpinia, lo spazio espositivo allestito a FiereVerona dalla Camera di Commercio di Avellino, è, infatti, andato in scena nei giorni scorsi il Vip Buyer Connect Vinitaly 2016, una degustazione guidata di Taurasi, Fiano di Avellino e Greco di Tufo, rivolta ad una delegazione di 15 buyers internazionali provenienti da Cina, Taiwan, Vietnam e Thailandia, nell’ambito del progetto Italian Trade Agency del Ministero dello Sviluppo Economico. CuriositĂ e tanti apprezzamenti da parte degli operatori di mercato orientali che hanno avuto modo di testare la qualitĂ e la personalitĂ dei vini irpini, ai quali hanno rivolto grande interesse.
Il mercato asiatico è tra quelli in cui prodotti come il Taurasi, il Fiano di Avellino ed il Greco di Tufo possono affermarsi con decisione, alla luce di quelle che sono le richieste che provengono da aree in cui si va alla ricerca di nuovi percorsi di gusto, che escano dai confini noti e consolidati e che siano in grado di soddisfare esigenze in cui si coniughino storia e modernitĂ , con vini con una forte tradizione ed un’eleganza in grado di sposarsi con le grandi cucine internazionali. Ed apprezzamenti al territorio e alle sue eccellenze enogastronomiche sono giunti a VinItaly anche dallo storico e critico dell’arte Vittorio Sgarbi, intervenuto all’appuntamento Rapporto tra Arte e Vino a cura dell’Associazione Culturale Di Meo Vini ad Arte.
Sgarbi, nell’inserire a pieno titolo la produzione irpina tra le prime sei d’Italia, ha evidenziato come da alcuni anni si stia assistendo ad un grande rinascimento del vino italiano, forse uno dei pochi asset a crescere negli ultimi anni. Per l’ex sindaco di Salemi il settore agroalimentare è tra i principali biglietti da visita del Paese e in un contesto in cui c’è forte ricerca di eccellenze che escano dagli stereotipi l’Irpinia costituisce una garanzia.