NOLA- Consiglio comunale con 12 consiglieri di maggioranza e 3 dell’opposizione. L’assise chiamata a discutere di alcuni argomenti importanti come l’adesione all’ente idrico campano ha registrato la spaccatura interna all’opposizione. Una situazione che ha causato uno strascico di velenose polemiche. I consiglieri di minoranza Vincenzo Iovino, Domenico Vitale, Arturo Cutolo, Francesco Pizzella, Maria Franca Tripaldi, Luisa Marone erano assenti all’assemblea consiliare, e dal loro “Aventino” hanno lanciato strali a chi (Carmela Scala, Raffaele Parisi ed Emma Vecchione) era invece in aula. “Parte dell’opposizione- scrivono i consiglieri Iovino, Tripaldi, Pizzella, Marone, Vitale- è diventata la “stampella della maggioranza”. Carmela Scala espinge però le illazioni e spiega: “Eravamo in aula per votare un importante provvedimento sull’acqua”.
“Solo grazie ai tre consiglieri- hanno affermato i consiglieri assenti- si è celebrato il consiglio di questa mattina. La maggioranza costituita da 12 consiglieri, sindaco compreso, non avrebbe raggiunto il numero legale utile per lo svolgimento del consiglio. Il comportamento di aiuto della maggioranza non fa emergere quanto accade tra le loro fila lacerate da profonde spaccature per l’accaparramento di incarichi e deleghe”. Accuse pesantissime che Carmela Scala respinge: “Oggi in Consiglio comunale era all’ordine del giorno un argomento che interessa la città e sul quale non c’è colore politico. Il gruppo Udc- Ncd è rimasto in aula a discuterne” ha spiegato, respingendo ogni illazione su presunti appoggi sottobanco all’esecutivo. “L’opposizione si fa in aula- ha invece dichiarato Raffaele Parisi- E’ chi abbandona sistematicamente i lavori del consiglio comunale che tradisce il mandato ricevuto dagli elettori. Quanto accaduto oggi ed il pretestuoso manifesto firmato dai miei colleghi confermano, se mai ce ne fosse stato bisogno, che ho fatto bene a prendere le distanze da chi continua ad utilizzare il seggio in consiglio comunale per perseguire i propri interessi. La maggioranza, come emerge dagli atti del consiglio comunale, non aveva bisogno del mio voto per approvare i capi all’ordine del giorno. Ripeto: non sono io ad aver sbagliato ma chi persevera in un atteggiamento che certo non aiuta a migliorare la nostra città. Le poltrone non mi interessano ed é per questo che non mi presto al gioco di chi cerca solo di sovvertire il voto democratico per egoismo, rancore e vendetta. L’alternativa a questo governo si costruisce con una proposta seria e credibile e non con i trucchetti che servono solo a dimostrare quanto poco questa opposizione tenga a cuore la nostra comunità”. Nel corso dell’assise è stata poi votata l’adesione all’ente idrico campano, richiesta dalla legge a pena di commissariamento.