Da decenni Governi di destra e sinistra consentono che vengano violati i diritti dei consumatori (art. 18, Carta dei diritti Ue) in spregio alle norme che regolano il principio di non discriminazione territoriale (art. 21, Carta dei diritti Ue). L’imposizione, riservata ai soli automobilisti del Sud, di tariffe salatissime che superano di oltre il doppio i premi assicurativi applicati a chi un’auto ha la “fortuna” di guidarla al Nord, è la palese dimostrazione della sudditanza dei nostri governanti al potere delle compagnie di cartello”. Così il senatore, Sergio Puglia, e l’europarlamentare Isabella Adinolfi, che domani, giovedì 3 marzo 2016, saranno a Bruxelles per presentare una denuncia e un’interrogazione alla Commissione Europea sulle violazioni dell’Italia in tema di Rc auto. I due testi saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, alle ore 12, nella sede del Parlamento Europeo, alla quale prenderà parte, oltre a Puglia e Adinolfi, il vicepresidente dell’associazione Mo’ Bast’, Roberto Barbarino. Previsto, inoltre, un intervento, in collegamento da Roma, del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio. Nella denuncia, a firma del senatore Puglia, viene sottolineata la violazione degli articoli 18 e 21 della Carta dei diritti Ue. “Facendo leva su dati relativi a sinistri stradali e a costi di riparazioni che non trovano il minimo riscontro nelle cifre registrate negli ultimi anni – sottolinea Puglia – si continua a far pagare tariffe che mettono in ginocchio famiglie impossibilitate a fare a meno di una vettura per lavoro o i necessari spostamenti. Ciò avviene soltanto in aree territoriali concentrate nel Centro Sud Italia, già svantaggiate per condizioni di vivibilità ed elevato tasso di disoccupazione”. Nella interrogazione a sua firma, l’europarlamentare Adinolfi chiederà alla Commissione europea se ritiene che “la discriminazione territoriale da parte della compagnie, oltre a favorire comportamenti fraudolenti, costituisca una lesione dell’interesse dei consumatori a norma dell’art. 169 del TFUE (Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea), nonché una violazione delle regole della concorrenza ai sensi dell’articolo 101 TFUE.