SAVIANO- Non ci saranno funerali pubblici per Francesco Tafuro e Domenico Liguori. Il questore di Napoli ha disposto che non ci siano funerali solenni ma che le salme dei due giovani trucidati in via Olivella a Saviano vengano trasferite dal Secondo policlinico di Napoli, dove è stata eseguita l’autopsia sui loro corpi, direttamente ai cimiteri di Saviano, città di Tafuro, e Somma Vesuviana, dove viveva Liguori. Una scelta forte, che sta facendo discutere e polemizzare, che inchioda le famiglie dei due trentenni ad un altro dolore. Questa mattina presso il Comune di Saviano dovrebbe svolgersi un incontro con il sindaco Carmine Sommese, molti auspicano che un intervento istituzionale e della cittadinanza possa far cessare il divieto e consentire le esequie previste- nel caso di Francesco Tafuro- per domenica. Oggi invece si procederà alla sepoltura di Domenico Liguori. Ma perché si può decidere di vietare i funerali in forma pubblica? Il questore può farlo quando ritiene sussistano motivi di sicurezza ed ordine pubblico: in questi casi dispone che non ci sia rito pubblico ma che i funerali siano celebrati in forma strettamente privata e direttamente nella chiesa del cimitero in cui avviene la sepoltura. Una scelta quasi obbligata quando si tratta di vittime di fatti di sangue così efferati e che si poteva immaginare sarebbe stata presa anche per i due amici e colleghi uccisi a colpi di arma da fuoco due notti fa in una stradina isolata delle campagne di Saviano. I due ragazzi, incensurati e con nessun collegamento con la camorra, sono stati uccisi da qualcuno con cui avevano appuntamento in via Olivella. Le ipotesi al vaglio degli inquirenti, per risalire alla verità , sono diverse. Quella più plausibile è che il duplice omicidio sia collegato al centro scommesse che i due da un paio di anni gestivano a Somma Vesuviana e ad un grosso debito di gioco.