CASERTA- Falsi contratti di lavoro per ottenere fondi pubblici. I carabinieri, al termine di una lunga inchiesta avviata nel 2013 e che coinvolge 300 indagati, hanno eseguito questa mattina un decreto di sequestro preventivo nei confronti di quattro persone indagate per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche in concorso e falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Il complesso sistema truffaldino scoperto dai carabinieri era finalizzato a commettere frodi ai danni dell’Inps alla quale i rappresentanti legali di alcune ditte edili campane e laziali presentavano denuncia aziendali telematiche rivolte alla sede di Caserta oppure tramite i Caf, con cui attestavano falsamente la sussistenza di rapporti di lavoro, consentendo ai falsi dipendenti, una volta comunicatone il licenziamento, di richiedere l’indennità di disoccupazione, denominata Aspi o Miniaspi. Si è calcolato che in questo modo sono riusciti ad ottenere 1.111.254, 8 euro. Le somme corrisposte venivano accreditate su carte prepagate intestate agli apparenti dipendenti, il cui Pin veniva comunicato alle sedi delle ditte: ciò rendeva possibile prelevare le somme erogate dall’ente previdenziale. Il provvedimento di sequestro preventivo, a carico dei rappresentanti legali delle aziende è finalizzato alla confisca delle somme rinvenute sui conti correnti e delle somme di denaro nelle loro disponibilità o, comunque, al sequestro per equivalente di beni mobili, immobili e mobili registrati nelle disponibilità degli indagati fino alla concorrenza delle somme da ciascuno percepite come provento dell’attività fraudolenta.