venerdì, Novembre 22, 2024
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Omicidio Saviano, cerchio si stringe intorno ai killer di Franco e Domenico

 

SAVIANO- Presi e portati in caserma. Interrogati per molte ore in Procura e sottoposti a fermo. Sono almeno tre le persone coinvolte nell’omicidio di Francesco Tafuro e Domenico Liguori che sono state fermate dai carabinieri della compagnia di Nola con i colleghi di Somma Vesuviana e Castello di Cisterna. Due uomini di Saviano, un altro di Somma Vesuviana, coinvolti nell’efferato assassinio dei due ragazzi trucidati con oltre dieci colpi di pistola in via Olivella lo scorso 11 febbraio. La svolta investigativa è arrivata dopo solo sei giorni di indagini. Indagini che hanno seguito diverse piste ma soprattutto quella legata all’attività dei due giovani, da circa due anni gestori di una sala scommesse a Somma Vesuviana. Francesco e Domenico non avevano precedenti, avevano un passato ed un presente cristallini, gli inquirenti hanno dunque scandagliato il loro lavoro nel centro scommesse e sarebbe arrivata da lì la rapida soluzione di uno dei casi più drammatici che il Nolano abbia vissuto negli ultimi anni. Un debito di gioco, un credito di diverse migliaia di euro vantato da Tafuro e Liguori nei confronti di chi poi si sarebbe armato e li avrebbe uccisi per non pagare. Sarebbe questo, stando ad indiscrezioni, il movente dell’omicidio avvenuto in maniera cruenta. Francesco e Domenico erano arrivati intorno alle 23 in via Olivella, una strada isolata di Saviano, dove forse avevano appuntamento con il loro killer. Erano nell’auto di Tafuro quando sono stati crivellati di colpi, più di dieci, con una pistola semiautomatica. Nessuno scampo per i due trentenni che, dopo essere stati giustiziati, hanno subito anche la decisione dei funerali in forma privata decisi, per ragione di ordine pubblico, dal questore di Napoli. Proprio domani si dovrebbe svolgere una fiaccolata in ricordo delle due vittime, organizzata per chiedere giustizia. Una giustizia che, sebbene non vi siano ancora conferme ufficiali, è arrivata in appena una settimana. Una settimana di fuoco di cui la giornata di oggi, convulsa e nervosissima, è stata il giusto epilogo. Si è iniziato all’alba quando elicotteri dell’Arma hanno sorvolato le case di alcuni quartieri di Saviano e Somma Vesuviana. Poi le perquisizioni nelle due città, i cui cittadini si sono svegliati ‘assediati’ dalle forze dell’ordine. Infine i fermi di tre persone portate presso la compagnia carabinieri di Nola. Davanti la caserma, in via San Paolo Bel Sito, per ore c’è stato un via vai di auto dei carabinieri, militari e cittadini spaventati ed incuriositi. Un servizio d’ordine massiccio, dimostrazione della grande tensione che gli stessi inquirenti, e non solo i cittadini, hanno provato seguendo gli sviluppi di questa assurda, tragica storia.

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