NOLA (Bianca Bianco – Il Mattino) – Truffata per amore. Ha consegnato al fidanzatino tutto l’oro di famiglia ma ha poi scoperto di essere finita in un raggiro. La storia è accaduta nei giorni scorsi ed è stata scoperta dagli agenti del commissariato di Nola che hanno portato alla luce lo squallido stratagemma truffaldino messo in piedi da un 18enne di Baiano con i suoi due amici minorenni a scapito dalla fidanzata sedicenne e dei genitori di lei. Qualche giorno fa il giovane mandamentale, che intratteneva da qualche tempo una storia d’amore con la ragazzina (anche lei di Baiano) le ha chiesto di rubare i gioielli di famiglia, monili che la mamma della ragazza custodiva in una cassaforte tenuta lontana dallo sguardo di estranei e malintenzionati. La sedicenne ha avuto gioco facile a mettere le mani sull’oro e razziare quel piccolo patrimonio familiare consegnandolo al compagno. L’accordo preso, stando a quanto poi ricostruito dalla polizia, era che il ricavato della vendita venisse spartita in parti uguali. Ma il patto non è stato rispettato dal giovanissimo impostore che si è recato in due diversi “compro oro” di Nola tra i quali ha suddiviso la vendita dei gioielli. Nel primo negozio è riuscito a guadagnare circa 500 euro, ma ha poi avuto la sfortuna di incontrare sulla sua strada una pattuglia della polizia di Nola. I due agenti Pietro Catalano ed Eugenio Vetrano hanno notato i tre ragazzini nei pressi di un negozio compro oro in via Onorevole Francesco Napolitano, a pochi passi dal commissariato. Gesticolavano e tenevano in mano una busta trasparente con i gioielli in bella mostra, un particolare che ha insospettito i poliziotti che in questi giorni sono alle prese coi controlli per prevenire i ripetuti furti in abitazione. Avvicinatesi al trio di adolescenti, hanno posto qualche domanda sul perché fossero in possesso di quei monili e, non ottenendo risposte plausibili, li hanno condotti in commissariato e qui il castello di bugie è miseramente crollato. I tre teen ager hanno confessato che quell’oro era frutto del furto perpetrato dalla sedicenne la quale, interrogata, ha scoperto che il suo gesto d’amore era stato ricompensato nascondendole la vendita di parte del bottino. Scioltasi in lacrime la ragazza ha chiesto perdono ai suoi che infine non non hanno voluto sporgere denuncia avendo recuperato il maltolto. I tre giovani balordi sono stati però segnalati alla Procura ed al Tribunale dei minori.