BAIANO- Serve un intervento deciso e radicale per risolvere i problemi dell’ex Circumvesuviana. Lo ribadisce il sindacato Orsa dopo i fatti di Baiano, nella cui stazione di capolinea quattro ragazzini minorenni hanno aggredito un macchinista colpevole di aver loro impedito di prendere il treno senza biglietto. “Ormai quotidianamente- scrivono i sindacalisti- il personale delle aziende di trasporto dell’Eav è sottoposto a minacce ed aggressioni verbali, o peggio ancora fisiche. La situazione attuale di stallo in azienda fa sì che si scarichino, come al solito sui lavoratori “front line”, le conseguenze dei ritardi, delle soppressioni o delle altre anomalie, esse infatti diventano motivo di tensione coi “viaggiatori” esasperati o esagitati. Il servizio di controlleria deve, ogni giorno, fronteggiare e, senza un’adeguata tutela o protezione da parte delle forze dell’ordine, orde di esagitati che pretendono di viaggiare senza biglietto minacciando violenze, se non peggio”. A nulla serve lasciare solo il personale di ‘controlleria’, si spiega, né le telecamere fungono da deterrente. “Altra nota dolente- continua il comunicato- sono gli atti vandalici sui treni, gli scippi e le rapine, il sindacato Orsa ha da sempre lamentato e denunciato questo increscioso fenomeno, indicando anche gli orari, i treni e le stazioni in cui questi reati vengono compiuti, ma nulla è stato fatto e i viaggiatori delle corse serali dei treni sono oramai lasciati in balìa di ladri, balordi, scippatori e tossicodipendenti, tra l’indifferenza delle istituzioni e l’insofferenza delle forze dell’ordine che evidentemente classificano questi reati come “di lieve entità” o, addirittura, a basso impatto mediatico. Gli impianti lungo la linea e le stazioni vengono utilizzati come “bancomat” di materiale elettrico e di infissi da parte di bande di ladri che rubano persino finestre e portoni di alluminio, oltre che i fili di rame e le batterie delle apparecchiature elettriche, e le ripercussioni sul traffico ferroviario si sentono a causa dei guasti ai segnali che questi atti provocano, e pure questo scivola via tra l’indifferenza da parte delle istituzioni”. Sulla base di queste problematiche, i sindacalisti chiedono “una capillare opera di prevenzione, perché la sicurezza nei trasporti si misura dalle condizioni di vivibilità proprio sui mezzi di trasporto, e non saranno certo solo le telecamere di sorveglianza o iniziative sporadiche e roboanti, pre o post elettorali, che la miglioreranno”.