TUFINO- Questa mattina agenti del Commissariato di Nola hanno eseguito una ordinanza interdittiva delle funzioni, della durata di 6 mesi, nei confronti di Rosanna C., insegnante 60enne presso l’Istituto comprensivo di scuola materna “D’Arienzo Prisco” di Tufino. L’ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Nola su richiesta della Procura bruniana dopo una lunga attività di indagini su presunti maltrattamenti subiti da alunni della docente all’interno della scuola. In particolare, alcuni genitori degli alunni frequentatori dell’asilo avevano riferito di uno stato di profondo malessere psicologico dei propri figli, evidenziatosi con mutismi anomali tutte le volte che si faceva riferimento alla vita scolastica, stati di panico immotivati, improvvise ed anomali incontinenze, insonnie notturne. Su tale base, è stata realizzata la videoregistrazione di alcune giornate ‘didattiche’ della maestra, ed i servizi di osservazione e di ascolto, effettuati da personale del Commissariato di Polizia di Nola attraverso le telecamere installate nell’aula, hanno consentito di registrare la sua condotta ‘educativa’: insulti, volgarità nel linguaggio, strattoni, mortificazioni, urla, offese ed indifferenza totale ai lunghi pianti provocati da tali azioni, e vere e proprie percosse vedevano come bersaglio i piccoli alunni quando facevano i capricci che la maestra, scrive nella nota il procuratore capo Paolo Mancuso, riteneva mancanze nei suoi confronti o ritardi nella esecuzione di ordini da lei impartiti. Le dichiarazioni dei genitori sono state riscontrate nel corso delle indagini della polizia che ha riscontrato come questa condotta, scriva ancora la procura, non fosse una novità ma risalisse anche agli anni precedenti. Su questo punto la nota della Procura lancia un allarme ed un’accusa ai genitori che per “omertà, quieto vivere, timore, indifferenza verso i gravi traumi provocati da tali condotte nei propri figli vittime della maestra R.C.” hanno mantenuto un così lungo silenzio su quanto avveniva in quella classe. E su come tali comportamenti non abbiano mai potuto suscitare un allarme su quanti avrebbero dovuto sorvegliare.