CAMPOSANO- Chi vuole male a Clementino? In questi giorni, dopo che lo stesso rapper ha denunciato l’incendio della propria auto, sono molti a chiederselo. Compresa la Procura di Nola che, stando a quanto riporta il quotidiano “Il Mattino”, nei prossimi giorni ascolterà l’artista nativo di Cimitile cui qualche notte fa qualcuno, motivato da chissà quale assurda ragione, ha voluto fare uno sgarro. Una mano forse non esperta, stando a quanto è venuto fuori dalla prima parte delle indagini sui raid, quella relativa al gesto in sé. Chi ha appiccato le fiamme infatti ha rotto un finestrino e vi ha introdotto una carta cui aveva dato fuoco. L’incendio non si è propagato perché il rogo è stato ‘soffocato’ dalla mancanza di ossigeno. Ad accorgersi dell’accaduto sono stati lo stesso Clementino ed i suoi familiari, la vettura- un furgonato- era parcheggiata poco distante da casa nella frazione di Faibano di Camposano. A denunciare il misfatto ai carabinieri della stazione di Cimitile è stato proprio Clemente Maccaro che in seguito ha voluto rendere pubblico quello che gli era successo con un post sui suoi social. Un gesto che ha provocato le attestazioni di solidarietà di tanti fan, cittadini e sindaci, sul quale da ieri indaga la Procura di Nola. Al momento non ci sono piste privilegiate, sarà lo stesso Clementino a poter indirizzare gli inquirenti ed a far capire chi ha voluto spaventare lui e la sua famiglia. Nel suo post lui ha iniziato a dare qualche traccia: una collaborazione musicale rifiutata o una partnership declinata. Una questione professionale tramutatasi in odio contro l’artista che a febbraio sarà sul palco dell’Ariston peril festival di Sanremo.