Addormentarsi il 24 dicembre e risvegliarsi dopo l’Epifania. E’ il sogno di molti italiani stressati dalle feste, che non a caso in questi giorni – presi da mille impegni e preparativi – faticano anche a dormire. “Siamo riusciti a trasformare una pausa di riflessione e riscoperta degli affetti in una performance con scadenze, affanni, impegni moltiplicati. Il risultato è che il nostro cervello lavora in continuazione, e 7 ‘trappole’ del sonno insidiano la quantità e la qualità del nostro riposo”. Parola del neurologo Paolo Maria Rossini, direttore dell’Istituto di neurologia del Policlinico Gemelli di Roma ed esperto di disturbi del sonno, che spiega all’Adnkronos Salute quali sono i nemici del riposo che rischiano di farci tornare dalle feste “più stanchi di prima”. “Il sonno – sottolinea Rossini – è un meccanismo sofisticatissimo e delicato, che si articola in una serie di fasi, inclusa quella del sogno. Se la quantità e la qualità del sonno sono corrette, ci sveglieremo riposati. Ma non basta spegnere la luce per assicurarsi questo risultato: a livello inconscio attuiamo già una serie di misure che si possono definire fase preparatoria e che ci predispongono al sonno. La lettura di un buon libro, un po’ di relax sul divano, l’ascolto della musica abbassano il tono muscolare, rilassano e riducono progressivamente la tensione emotiva, per regalarci un sonno di buona qualità”. Ma esistono 7 nemici da tenere a bada, in particolare durante le feste.
Eccoli:
1) RUMORI. Per dormire bene “abbiamo bisogno di un ambiente riparato da luci e rumori forti. Solo che nei giorni di feste tra botti, tappi di spumante e chiassose riunioni familiari, chi vive negli appartamenti dalle pareti sempre più sottili rischia parecchi suoni molesti in più”.
2) TEMPERATURA. “La stanza deve essere né troppo calda, né troppo fredda (16-18 gradi). Ed è importante che sotto le coperte si crei un microclima intorno ai 30 gradi, alleato del riposo”.
3) UMIDITA’. “Se l’aria nella camera da letto è troppo secca, le mucose ne risentono e si moltiplica il rischio di russamento. Mai dimenticare, neanche in vacanza, di appendere gli umidificatori ai caloriferi”, raccomanda.
4) ABBUFFATE. “Il buon sonno non gradisce uno stomaco super-pieno, dunque il consiglio dopo i cenoni è quello di aspettare diverse ore prima di mettersi a letto. Se il sangue è impegnato a livello dello stomaco, alle prese con la digestione, non potrà irrorare come si deve il cervello e questo crea problemi di sonno”.
5) ALCOL. “E’ un cattivo compagno, illude di riposare ma invece regala disturbi”.
6) CIBI SPEZIATI. “Sono degli stimolanti e gli effetti durano per qualche ora”.
7) STRESS DA PERFORMANCE, ‘PARENTI SERPENTI’ E LISTE DELLE COSE DA FARE. “Durante le feste siamo assillati da impegni e incombenze che sostituiscono quelli del lavoro. E anche i rapporti parentali e amicali rischiano di complicare il nostro stato emotivo. I nodi vengono al pettine nottetempo, e arriva l’insonnia”.
“Il consiglio è quello di smettere di inseguire la performance perfetta, la cena stellata, gli addobbi da rivista, i regali e le scadenze. Lo stress da Natale ci intrappolerà e arriveremo alla fine delle feste più stanchi, più stressati e anche più poveri. Invece – suggerisce il neurologo, che confida di amare ‘da sempre’ il Natale – cerchiamo di programmare di meno e imparare dai bambini a riscoprire il miracolo e l’incanto del presepe, dell’albero, dei pomeriggi insieme e dell’attesa dei doni. Anche il freddo aiuterà ad apprezzare di più il clima natalizio e a ricaricarci grazie alla sua magia. In effetti penso ogni volta che vorrei andare a dormire il 7 gennaio e risvegliarmi il 23 dicembre”. Un giorno appena, e poi sarà di nuovo Natale. (adnkronos)