NOLA (Bianca Bianco) – La mossa a sorpresa di eliminare le panchine di via Roma scatena la reazione delle associazioni che della carità e della solidarietà fanno da sempre la loro missione. La scelta di Geremia Biancardi di togliere le panche che erano divenute bivacco per senzatetto e prostitute ha provocato infatti la riflessione critica della Comunità Sant’Egidio di Nola: “Che idea può avere il cittadino (sopratutto i giovanissimi) dei senza fissa dimora, se già le istituzioni in primis non mostrano un po’ di tolleranza nei loro confronti?” scrive il responsabile Francesco Cassese che ricorda, nel suo messaggio, il pestaggio di Vaslav, clochard picchiato brutalmente da un gruppo di ragazzini. Una storia dolorosa e drammatica che ha lasciato una ferita aperta nel cuore della città. “Dato per scontato che appoggiamo in pieno il contrasto alla prostituzione- scrive Cassese- ci sentiamo di esprimere tutto il nostro dissenso nel levare un “ritrovo” per i meno fortunati , e non dargli nemmeno un’alternativa. Ci viene di pensare a tutto quello spazio di Piazza dAarmi inutilizzato (magari qualche spazio verde per tutta la comunità?). Inoltre riteniamo opportuno segnalare un altro problema, alla luce agli avvenimenti di violenza dei mesi scorsi avvenuti in città (un giorno forse sapremo come ed a che punto stanno le cose), che idea può avere il cittadino (sopratutto i giovanissimi) dei senza fissa dimora, se già le istituzioni in primis non mostrano un po’ di tolleranza nei loro confronti ? Proviamo a far inserire il prossimo nella nostra comunità, non isoliamolo più di quanto già non lo sia”. Proprio in merito alla scelta di togliere le otto panchine di via Roma, il sindaco Biancardi, intervistato dal giornalelocale.it, ha dichiarato che non si è trattato di volontà di isolare gli immigrati, né di una iniziativa intollerante: “Siamo intervenuti dopo le proteste dei residenti”.