SAN GIORGIO A CREMANO – “Saremo in piazza per urlare la nostra indignazione. Saremo in piazza per chiedere la restituzione delle chiavi del Municipio di San Giorgio a Cremano, tramutato in un covo di ladruncoli in doppiopetto. Saremo in piazza contro quei furfanti senza scrupoli, travestiti da politici e manager pubblici, che hanno progettato e messo a segno, per anni, i più beceri furti ai danni dei contribuenti. Saremo in piazza per invocare le scuse pubbliche di un sindaco, Giorgio Zinno, e del suo predecessore, Domenico Giorgiano, degni esponenti del Pd, un partito che costringe da troppi anni magistrati e inquirenti agli straordinari ovunque metta radici”. Così il senatore del Movimento 5 Stelle, Sergio Puglia, nell’annunciare la sua partecipazione alla Marcia della Legalità che si terrà sabato prossimo alle 16, a San Giorgio a Cremano, dopo l’ultima inchiesta su un giro di appalti e mazzette che ha portato a sei arresti, tra funzionari e impiegati comunali e imprenditori, e ad avvisi di garanzia nei confronti, tra gli altri, del sindaco Zinno e dell’ex sindaco Giorgiano. Alla marcia, che partirà da piazza Giordano Bruno e si concluderà davanti al Municipio, in piazza Vittorio Emanuele II, prenderanno parte anche il deputato M5S Alessandro Di Battista e il consigliere comunale M5S Danilo Cascone, promotore dell’iniziativa. “Chiedano scusa e si vergognino – aggiunge Puglia – il sindaco Zinno e il suo “mentore” Giorgiano, coinvolti in un’indagine su un giro di appalti distribuiti in cambio di soldi, viaggi fuori porta e regalini a mogli ed amanti. In attesa che la magistratura accerti le loro responsabilità, Giorgiano e Zinno sappiano che li riteniamo colpevoli per non aver sospettato né aver mosso un dito mentre, negli stessi uffici in cui hanno finto di amministrare la loro città, c’era chi si spartiva denaro pubblico. Uno schifo – conclude il senatore M5S – a cui è stato messo fine grazie ad esposti e ad un’incessante azione di contrasto del Movimento 5 Stelle e alle rivelazioni della moglie tradita di uno dei funzionari comunali arrestati. Chieda scusa anche il Pd, espressione, ancora una volta, degli attori principali della più vergognosa tangentopoli che le cronache di questa terra ricordino”.