BENEVENTO – “Il piccolo dinosauro Ciro vissuto 113 milioni di anni fa sulle rive dell’oceano Tetide, ritorna a casa per La Settimana del Pianeta Terra ed in questa occasione dal 18 al 25 di ottobre lo si potrà vedere dal vivo a Benevento, presso la Sezione Paleontologica del Museo Archeologico della stessa città. Lo rende noto Luciano Campanelli, geologo e presidente dell’associazione ‘Un Futuro al Sud’. ”Ciro – ricorda – è l’unico esemplare di dinosauro al mondo che sia stato ritrovato addirittura con gli organi interni intatti come intestino e fegato. La scoperta avvenne nel 1980 a Pietraroja, paesino del Beneventano, da parte di Giovanni Todesco appassionato di fossili. Fu un evento straordinario. Dal 18 di ottobre bambini, famiglie, scuole, chiunque vorrà, potrà ammirare da vicino il dinosauro dagli organi intatti e questo avverrà proprio a Benevento”. “Ciro visse lungo le rive dell’oceano Tetide , in un ambiente caratterizzato da lagune, alternate con isole e morì a pochi giorni di vita – ha aggiunto Campanelli – con ogni probabilità era appena uscito dal nido. Con ogni probabilità Ciro fu travolto da una piena e fu trasportato in una laguna molto vicina alla riva finendo sepolto nel fondale privo di ossigeno. Ciro si è praticamente conservato intatto ed in particolare è stato possibile studiare anche i suoi organi interni e risalire all’ultimo pasto consumato. Importanti paleontologi come Cristiano dal Sasso lo hanno studiato per anni e questi studi allargati al Sannio fossilifero saranno illustrati il 19 sera durante la Settimana del Pianeta Terra con un’importante conferenza in programma in Villa Beatrice a Benevento”. ”Il 18 affascinante visita guidata alla mostra “La laguna dei dinosauri” che riguarda l’esposizione dello Scipionyx Samniticus il piccolo Ciro – ha proseguito Campanelli – ma premieremo anche le scuole di ogni ordine e grado che hanno in questi mesi sviluppato interessanti progetti sul tema della Paleontologia ed anche i cultori di questa materia. Ciro è un esemplare di forte richiamo ancora oggi oggetto di importanti studi internazionali”, conclude Campanelli. (ansa)