Gli interessi della ‘ndrangheta nel mercato internazionale della floricoltura e nella ricettazione della cioccolata di marca: tra gli aspetti investigativi piĂą interessanti scaturiti dall’operazione Acero-Krupy, coordinata dalla Procura nazionale Antimafia, dalle procure-Dda di Roma e Reggio Calabria ed eseguita dallo Sco della Polizia di Stato e dal Ros Carabinieri, emerge la gestione ad Amsterdam di “un importante import-export” nel mercato internazionale dei fiori, con elementi della famiglia Crupi “saldamente radicati in quel settore merceologico”.
La ‘ndrangheta, rileva il procuratore aggiunto della Dda di Roma Michele Prestipino, “è un’organizzazione criminale in grado di adattarsi ad ogni settore appetibile di mercato, come ad esempio il settore della floricoltura in Olanda, intuendo per tempo quali business ‘tireranno’ sotto il profilo economico. Bisogna uscire dal clichĂ© per cui i proventi delle attivitĂ illecite vengono reinvestiti solo e necessariamente in settori come centri commerciali, ristoranti e pizzerie”. Del resto le mani sul commercio di fiori ad Amsterdam aveva giĂ cominciato a metterle la camorra in passato e l’operazione di oggi, osserva il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, è la riprova dell’interesse criminale dei clan in questo settore.
L’organizzazione mafiosa dei Commisso, un’altra famiglia colpita dalle indagini, è stata poi capace di inserirsi “nel redditizio mercato della ricettazione internazionale di ingenti quantitĂ di cioccolato”. Il riferimento è al maxi-furto di tavolette ‘Lindt’ per 250 tonnellate, per un valore complessivo di 7 milioni di euro, da rivendere successivamente nel circuito legale.
I risultati dell’operazione sono stati illustrati nella sede della Direzione nazionale Antimafia, tra gli altri, dal procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, dal procuratore della Repubblica di Reggio Calabria Federico Cafiero De Raho, dal procuratore aggiunto antimafia di Reggio Calabria Nicola Gratteri, dal procuratore aggiunto antimafia di Roma Michele Prestipino, dal comandante del Ros carabinieri generale Giuseppe Governale, dal capo del Servizio Centrale Operativo (Sco) della Polizia Renato Cortese, dal direttore della divisione criminalitĂ organizzata dello Sco Polizia Andrea Grassi. Per la buona riuscita di quest’operazione “estremamente rilevante”, sottolinea Roberti, “è stata importante la cooperazione internazionale con l’Olanda, che ha funzionato molto bene”.
La floricoltura internazionale è per i clan un’occasione “estremamente remunerativa”, evidenziano gli investigatori, dal momento che “in Olanda tale ambito economico viene considerato una delle principali fonti di interesse ed investimento”. Si tratta di un business che “ha consentito loro, da un lato, di conseguire il controllo di vasti segmenti del mercato locale, ove riescono ad influire avvalendosi anche delle modalitĂ tipiche del metodo ‘ndranghetistico e dall’altro di costituire una solida e ramificata rete logistica e di supporto alle diverse attivitĂ illecite del sodalizio”, come il traffico di stupefacenti e la ricettazione di ingenti quantitativi di merce rubata.
L’operazione ha portato al fermo di una cinquantina di persone da parte del Ros carabinieri -Servizio Centrale di Roma, del Comando Provinciale dei carabinieri di Latina, della Squadra Mobile di Reggio Calabria e del Servizio Centrale Operativo della Polizia di Stato, per i reati di associazione per delinquere di stampo mafioso e traffico internazionale di stupefacenti. (adnkronos)