venerdì, Novembre 22, 2024
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Abio, sempre a fianco dei bambini in ospedale: sabato è la giornata nazionale

NAPOLI – Sabato 26 settembre in 150 piazze italiane, ci saranno 5000 volontari per l’undicesima edizione della giornata nazionale per amore, organizzata dall’associazione Onlus Abio per il bambino in ospedale. L’associazione Abio, fondata a Milano nel 1978, si occupa di promuovere l’umanizzazione dell’ospedale con i volontari dell’associazione che si impegnano nel sostenere ed accogliere, in collaborazione con medici e operatori sanitari, bambini e famiglie che entrano in contatto con la struttura ospedaliera. Inoltre la fondazione Abio Italia Onlus  coordina e promuovere le attività delle 66  Associazioni Abio che con i loro 5.000 volontari, in tutta Italia, offrono un valido e costante supporto ai bambini e alle loro famiglie. La giornata nazionale Abio, che quest’anno si terrà sabato 26 settembre, è nata ben  undici anni fa per raccontare quello che i volontari fanno ogni giorni in oltre 200 reparti di pediatria in tutta Italia, per coinvolgere le persone, invitarle a seguire i corsi di formazione per diventare volontari e spiegare che i bambini, gli adolescenti ed i loro genitori, hanno dei diritti anche e soprattutto in ospedale. Inoltre, l’undicesima giornata nazionale Abio può contare sul patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri e del ministero del lavoro e delle politiche sociali e l’iniziativa ha ottenuto inoltre il patrocinio del comune di Napoli. Nella giornata si sabato i volontari di Abio saranno a  Napoli in via Toledo, via Scarlatti, via  Epomeo, piazza S. Vitale, piazza S. Luigi ed a Pozzuoli in via Cesare Battisti (giardinetti). Per tutta la giornata di sabato, ai bambini saranno dedicati palloncini, giochi, sorrisi: una vera e propria festa dedicata alla solidarietà e al volontariato. Tutti potranno sostenere Abio e ricevere un cestino di pere, simbolo della giornata: grazie al contributo di tutti le associazioni potranno realizzare corsi di formazione per portare nuovi volontari nei reparti di pediatria delle città italiane.

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