TORRE ANNUNZIATA- I Carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 12 indagati (5 in carcere, 5 ai domiciliari e 2 con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria) ritenuti responsabili di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso. Le indagini coordinate dalla Procura di Torre Annunziata e condotte dai Carabinieri hanno consentito di far luce su un giro di droga tra Pompei, Boscoreale e i comuni limitrofi messo in atto dagli indagati attraverso un «modus operandi» particolarmente articolato e rivelato dalle intercettazioni telefoniche e ambientali. Il gruppo criminale infatti, oltre a utilizzare un linguaggio criptico e convenzionale già largamente in uso tra spacciatori e clienti per identificare lo stupefacente, ha escogitato altre strategie per eludere le investigazioni individuando dei veri e propri pusher «a contratto» ai quali venivano forniti dei «kit di servizio» comprensivo di telefono cellulare di scarso valore e utenza telefonica dedicata con intestatario fittizio. In questo modo i pusher, sostituiti in caso di controlli da parte dei Carabinieri o di calo della produttività, operavano in maniera sistematica limitando i contatti diretti con i fornitori all’approvvigionamento di stupefacenti e alla consegna dei proventi, comunicando sempre con utenze fittizie.