NOLA- (Bianca Bianco e Nello Lauro) Ventisei profughi, per la maggior parte eritrei, attendono in un pullman parcheggiato nei pressi del Commissariato di polizia di Nola che si compia il destino che qualcuno ha scelto per loro. Quando sono partiti da Napoli, nel cui porto sono sbarcati qualche giorno fa, sapevano che avrebbero dormito in un letto con lenzuola pulite, che avrebbero avuto un pasto caldo dopo una lunga e faticosa traversata in mare. Le cose non sono andate come speravano. Il loro viaggio che si sarebbe dovuto concludere a Saviano, in una struttura  di via Tommasoni, si è fermato prima a causa di momenti di tensione tra  personale della Prefettura (che scortava il pullman carico di quarantanove uomini e donne provenienti soprattutto dall’Eritrea) e gli abitanti della zona.
Questa notte, intorno alle 3, l’autobus – che ha faticato non poco per raggiungere la località indicata dall’Ufficio territoriale per il governo per dare ospitalità ai profughi- ha incontrato il muro frapposto dai  cittadini della zona ed è dovuto tornare indietro, accompagnato dagli agenti del Commissariato di polizia di Nola. Il mezzo,  stando a quanto appreso dal giornalelocale.it, fino a questa mattina si trovava a Nola, nei pressi del Commissariato con all’interno 26 dei quarantanove migranti. Del gruppo iniziale, infatti, otto donne sono state trasferite in una comunità di Piazzolla, due presso un Convento di suore a Materdei. Gli altri attendono la loro destinazione in pullman, ma assistiti e rifocillati costantemente dalla polizia. Gli agenti si stanno occupando di loro da questa notte.
Quale sarà il destino dei migranti arrivati a Saviano e respinti da una parte della popolazione? Lo stabiliranno le autorità , lo deciderà la Prefettura che dovrà individuare una sede idonea per dare ospitalità a persone quasi tutte giovani e, fortunatamente, al momento, tutte in condizioni di salute discreta. Il loro destino, dopo averli assistiti benevolmente tra le onde del Mediterraneo, dovrà assisterli affinché trovino sulla terraferma gente e luoghi ospitali.