NOLA- Respinto l’appello del Comune di Nola contro la sospensiva della nomina della dirigente al settore Lavori pubblici e Tutela ambiente Stefania Duraccio decisa dal Tar Campania. La sezione quinta del Consiglio di Stato si è pronunciata con ordinanza sulla controversia che oppone l’ex dirigente Giacomo Stefanile all’ente guidato da Geremia Biancardi. Nel frattempo il Comune ha supplito alla sospensione della nomina attraverso l’assegnazione pro tempore della dirigenza al segretario generale ed il comando temporaneo dell’architetto Duraccio.
IL CASO– Lo scorso 30 aprile il Tribunale amministrativo regionale sospese la nomina dell’architetto Stefania Duraccio a dirigente ai Lavori pubblici del Comune di Nola rispondendo all’istanza dell’ex dirigente Giacomo Stefanile con cui questi chiedeva la sospensione dell’efficacia e l’annullamento del decreto di nomina del neo dirigente. Giacomo Stefanile ha chiesto l’annullamento previa sospensione del decreto sindacale numero 77 del 30 dicembre 2014 con cui dopo la selezione avviata il 3 luglio è stata scelta la dottoressa Duraccio; del regolamento degli Uffici e dei Servizi vigente nei Comune di Nola e precisamente degli articoli 26 e seguenti che attribuiscono al sindaco la funzione di selezionare i candidati idonei a ricoprire gli incarichi dirigenziali, consentendogli anche la valutazione dell’elemento fiduciario; della determinazione numero 39 del 3 luglio 2014 a firma del dirigente del Servizio Personale, con la quale è stato approvato l’avviso pubblico di selezione per la copertura di un posto di Dirigente del Settore Lavori pubblici con contratto a tempo determinato; della deliberazione di giunta numero 134 del 30 dicembre 2014, recante l’approvazione della proposta di conferimento all’architetto Duraccio dell’incarico. Secondo il ricorrente, che al momento del bando non ricopriva ruoli, Biancardi avrebbe potuto selezionare tra le risorse a disposizione già dell’ente prima di optare per un bando di selezione.
IN TRIBUNALE– Dopo la sospensiva del tar il Comune è ‘corso ai ripari’ con l’assegnazione della dirigenza al segretario Maria Luisa Dovetto ed il comando temporaneo di Duraccio. Inoltre ha impugnato la sospensiva dinanzi al Consiglio di Stato che ha però respinto il ricorso perché “è certamente applicabile alla procedura oggetto di contestazione il nuovo testo dell’art. 110, comma 1, testo unico enti locali (“Per i posti di qualifica dirigenziale, il regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi definisce la quota degli stessi attribuibile mediante contratti a tempo determinato, comunque in misura non superiore al 30 per cento dei posti istituiti nella dotazione organica della medesima qualifica e, comunque, per almeno una unità”); “il Comune ha supplito alla sospensione dell’impugnata nomina attraverso l’assegnazione pro tempore della dirigenza al segretario generale ed il comando temporaneo della dott.sa Duracci”. Infine l’udienza pubblica di discussione in primo grado è stata fissata al 24 settembre 2015