BAIANO- (Bianca Bianco- Il Mattino) Due fratelli, otto lavoratori, tutti amici. A guidare il minivan era anche il più anziano, Giovanni Graziano che compirà sessanta anni a novembre e vive a Somma Vesuviana. Giovanni è stato l’unico a riuscire a dire qualche parola ai poliziotti prima di essere sedato ed intubato dai medici dell’ospedale “Santa Maria della Pietà” di Nola. Ha riportato traumi alla testa ed al torace, la frattura di cinque costole ed una lesione al polmone: resta in prognosi riservata ma le sue condizioni sono stabili. Poche stanze più in là, nello stesso nosocomio c’è il 54enne Aniello Coletta, anche lui con più traumi e fratture alle costole, anche lui in prognosi riservata ma salvo. Entrambi, arrivati in codice rosso nel pronto soccorso di via Dell’Amicizia, reagiscono alle cure: più forte Giovanni, più critica la situazione di Aniello. Ma sono vivi, come è vivo il 56enne Vasil Nichulcea, rumeno trapiantato a Somma Vesuviana e ricoverato all’ospedale Moscati di Avellino. Vasil è il meno grave dei feriti, ha riportato una contusione polmonare ed ha una costola rotta. Quando è stato trasportato in ospedale ha detto pochissime parole in un italiano stentato, poi è stato sedato. Guarirà presto. Non sarà così per il più giovane della sfortunata comitiva di lavoratori, il 34enne Marco Fruttaldo che è il più grave. Ha subito un primo tentativo di rianimazione nella scarpata in cui era finito il pulmino, poi il trasferimento d’urgenza all’ospedale Cardarelli di Napoli con un’eliambulanza ed un intervento chirurgico. La sua vita è appesa ad un filo ma lotta. Non lottano più i suoi quattro amici e colleghi: il 44enne Giovanni Fruggiero di San Felice a Cancello, il 64enne Pasquale D’Amore di Acerra, il 49enne Antonio D’Auria e suo fratello Carmine D’Auria, 36enne, entrambi di Melito.