NOLA-(Bianca Bianco) San Paolino che avanza tra due ali di folla, in lontananza un giglio in rispettosa quiete dopo la prima danza della domenica mattina. Toni color seppia ravvivati solo dal rosso dei fiori del Santo e i fedeli indistinguibili ma tutti rivolti al busto d’argento. Questa immagine è stata scelta dalla Fondazione “Festa dei gigli” per rappresentare l’edizione 2015 della processione degli obelischi e della barca. La festa si svolgerà il 28 giugno, e l’ente diretto dall’avvocato Raffaele Soprano ha voluto un mese e mezzo prima illustrare ai cittadini il manifesto che promuoverà la kermesse in Italia e nel mondo e che, per la prima volta nella storia della città e della sua festa più amata, è stato scelto dai cittadini. La fotografia è stata scattata da Marco Bellomo, insegnante di Liveri ma di origini nolane, oggi trapiantato per lavoro ad Andria. Il suo scatto si intitola “Il Santo ed il suo popolo” ed è stato votato on line, sul sito della Fondazione e su Facebook, da 388 persone. Non si tratta però del primo classificato nella ‘gara’ di immagini, e questo ha causato anche polemiche tra i cultori della festa. La foto più ciccata è infatti “Il gigante” del fotografo nolano Paolo Peluso (472 voti) che però non è stato selezionato dallo studio fotografico chiamato alla verifica finale sulle immagini. Così come da regolamento, alla fine ha prevalso anche la valutazione tecnica, per questo il fotomontaggio di Peluso (San Paolino che osserva dall’alto la festa in piazza Duomo) non ha avuto la meglio. Questa decisione è stata contestata su diversi gruppi Facebook di amanti della kermesse, tra cui “Noi che amiamo Nola”: ancora una volta- questo il messaggio- i nolani, quelli che avevano espresso la loro preferenza, sono stati superati da chi ha imposto dall’alto un manifesto che non aveva riscontrato il numero maggiore di consensi.
Il presidente della Fondazione Soprano ha spiegato, prima di svelare la locandina, che il contest fotografico è stato una prova di partecipazione di grande successo: “Per la prima volta il manifesto è scelto dai nolani, questo è un grande traguardo”. In merito alla “Ballata” del 28 giugno ha aggiunto: “Siamo pronti per dare vita ad una festa che salga sul gradino della visibilità nazionale e non solo locale. Siamo chiamati ad uno sforzo collettivo, noi della Fondazione, il Comune, i cittadini, perché siamo sotto la positiva lente dell’Unesco. E’ il passo decisivo per fare in modo che la cultura, attraverso i gigli, attraverso Paolino e Giordano Bruno, divenga traino della nostra città”.
Il sindaco Geremia Biancardi, presente allo ‘svelamento’ del nuovo manifesto, si è detto “soddisfatto perché finalmente la Fondazione è autonoma, compie scelte in libertà, non è vincolata al Comune. Lo dimostra il fatto che non sapevamo del contest, una piacevole sorpresa. I risultati di questa autonomia arriveranno nel medio e lungo termine”. Per l’assessore ai beni culturali Cinzia Trinchese: “Abbiamo dato vita ad una sinergia virtuosa tra Comune e Fondazione. Presto presenteremo il programma del Giugno nolano per completare questo percorso”.