LODI- E’ di Nola la 38enne che ieri è entrata nel Tribunale di Lodi, in Lombardia, forse con l’intenzione di aggredire un pubblico ministero. A riferirlo è l’edizione on line de “Il Giorno”. Si tratta di Rosamaria Capasso, originaria della città dei gigli ma residente da alcuni anni a Lodi. La donna sarebbe afflitta da problemi psichici. Secondo la ricostruzione effettuata dalle forze dell’ordine, Capasso è riuscita ad entrare nel Palazzo di Giustizia con un coltello da cucina di 32 centimetri nella borsa con l’intenzione di avvicinare il pm Alessia Menegazzo che indaga proprio sulla denuncia sporta dalla donna, che lavora nella scuola, per presunte irregolarità nella assegnazione di un posto. La 38enne è entrata eludendo i controlli perché il metal detector non funziona e si è recata nell’ufficio a piano terra della pm che in quel momento era impegnata in un processo per direttissima. Quando gli addetti al tribunale l’hanno notata, le si è avvicinata una cancelliera che, cercando di dissuaderla dall’attendere il pm che non avrebbe potuto rispondere alle sue richieste, è stata aggredita a calci e pugni. Poco dopo è arrivata il pm Menegozzo, anche lei colpita con un pugno. Rosamaria Capasso è stata bloccata poi da altri impiegati e poliziotti mentre frugava nella borsa ed ha ammesso che voleva uccidere il pm. Infine è stata arrestata dai carabinieri del Nucleo operativo e ricoverata all’ospedale di Codogno, dove è stata sottoposta a trattamento sanitario obbligatorio.