ROCCARAINOLA – Si torna al medioevo insieme a “La damigella del re”. Roccarainola ha annunciato il proprio salto nel passato con la presentazione spettacolo dell’ evento culturale organizzato dal Comune con il contributo della Regione Campania che catalizzerĂ l’attenzione di cittadini e visitatori grazie ad una messa in segna accuratissima della Rocca medievale, con costumi, location e rappresentazioni in tema.
Venerdì la presentazione ufficiale della kermesse presso l’aula consiliare del Comune di Roccarainola, durante la quale sono stati presentati i protagonisti dell’edizione 2015: il re (Thomas Mugnano) e la damigella del re (la 18enne Francesca Lettieri) in costumi d’epoca. La coreografia e la scenografia storiche della manifestazioni saranno assicurate dai tantissimi figuranti, alcuni giĂ presenti alla conferenza stampa, che daranno colore e animeranno la tre giorni (19-20-21 giugno) e i due mesi di preparazione costellati da altri appuntamenti.
“E’ una manifestazione giovane – ha detto il sindaco Raffaele De Simone che quest’anno si è prestato anche ad una simpatica comparsata nel promo della kermesse, mostrato in anteprima durante la conferenza stampa – ma che ha tutti gli elementi per essere tra le piĂą belle e suggestive della regione, anche perchĂ© partecipa tutta la comunitĂ . Sono convinto che con questa organizzazione e con questo entusiasmo Roccarainola sarĂ al centro dell’attenzione per la festa e per le sue bellezze”.
“La damigella del re” trova ispirazione dalla storia d’amore tra Re Alfonso I D’Aragona e Lucrezia D’Alagno (sorella di Ugo, Feudatario di Roccarainola) narrata in un romanzo dell’ ottocento di autore anonimo, “Il Romito di San Donato”. I sentimenti di Re Alfonso I (il Magnanimo) fecero la fortuna di Lucrezia e della sua famiglia. Le cronache dell’ epoca la descrivono come una donna bellissima, intelligente e con un grande senso degli affari. Non le fu difficile trasformare in poco tempo i feudi ricevuti in dono in prospere terre dalle quali traeva ricchezza. Lucrezia, secondo quanto riportato da ricerche e documenti, fu giusta con i poveri e severa con i cortigiani. Un lato della sua personalitĂ che la pone sotto una luce rivoluzionaria rispetto agli usi del tempo.