NOLA- I carabinieri del Gruppo di Castello di Cisterna e gli agenti della Squadra mobile di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custia cautelare emessa dalla direzione distrettuale antimafia per i reati di associazione a delinquere di stampo camorrista, estorsione aggravata, tentato omicidio. Destinatari della misura sono nove persone, sette in carcere e due ai domiciliari. Si tratta di una operazione che nasce da una costola dell’operazione “Breccia” con cui la Dda ha arrestato 12 persone vicine al clan Fabbrocino.
Le indagini stavolta hanno per oggetto l’attività camorrista del clan Di Domenico, imperante nell’area nolana negli anni 90 e 2000, e parte da numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, da testimonianze di alcuni imprenditori estorti e delle parole dinanzi ai magistrati dei boss pentiti Marcello Di Domenico, Salvatore De Martino, Luigi Ambrosio. Grazie a questo quadro investigativo si è ricostruita l’attività dei ‘marciulliani’ nel Nolano (tra Nola, Camposano, Tufino, Cimitile) gestita da Marcello Di Domenico e poi dal fratello Ciro.
Sei gli episodi estorsivi ricostruiti e verificatisi dal 2008 al 2011, oltre ad un tentato omicidio nei confronti di Salvatore De Martino, camorrista della zona di Cicciano appartenente un tempo al clan di Felice ‘o comunista, poi messosi ‘in proprio’ diventando camorrista ‘fai da te’ (non aveva sodali, chiedeva soldi da solo, di solito piccole somme), infine arrestato nel 2011 e divenuto collaboratore.
Gli arrestati sono:
IN CARCERE: Barbato Salvatore detto Totore ‘o cane (59 anni nato a Casoria), Francesco De Sena (40enne di Nola), Vincenzo De Simone detto Simpson (nato a Napoli, 34 anni), Ciro Di Domenico detto ‘o cines (55enne di Nola), Nicola Di Palma detto bardellin (57 anni di Cimitile), Felice Grilletto (57enne di Nola), Arcangelo Romeo detto Angiolett a feccia o a freccia (33 anni di San Giuseppe Vesuviano).
AI DOMICILIARI: Antonio Buglione detto Buttiglion (44 anni di Cimitile), Aniello Giugliano (40 anni di Pomigliano)
