lunedì, Dicembre 23, 2024
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Armi, Mandamento baianese come il Far West

BAIANO- (di Nello Lauro- Il Mattino)  Quindici operazioni, 5 arresti, 14 denunce. Sequestrati 20 pistole, 19 fucili, oltre 1550 munizioni, 4 coltelli e un bastone. Far West? No, è “solo” una parte dell’Irpinia dove si trovano il Mandamento Baianese e il Vallo di Lauro. Sono i dati “ufficiali” delle operazioni dei carabinieri della compagnia irpina coordinata dal capitano Ianniello nei primi 111 giorni del 2015. Avella, Baiano e Quindici sono i vertici del “triangolo del fuoco” (che prevedono anche Mugnano del Cardinale e Sperone) dove i militari irpini hanno trovato e messo sotto chiave i vari arsenali non denunciati. “Santabarbare” nascoste in abitazioni ma anche occultate in un casolare abbandonato ad Avella. Negli ultimi tempi trovati anche coltelli e persino un bastone che un uomo nascondeva in auto. Autodifesa? Criminalità? Caccia? Tutto può essere. Di certo questi sono numeri allarmanti e provvisori destinati a crescere nel prossimo futuro e che gettano una luce sinistra e inquietante sul numero di armi e munizioni nascoste e detenute illegalmente in un territorio di confine con la provincia di Napoli e che da alcuni tempi ha ricevuto l’attenzione dei clan partenopei. Un territorio che “ribolle” anche alla luce degli ultimi arresti per estorsione che hanno fatto prefigurare la nascita di un nuovo clan, il “Noz” (nuovo ordine di zona), nel Baianese e nel Nolano contrapposto a quello storico dei Cava nel Vallo di Lauro. Per gli inquirenti “c’è una nuova e consolidata organizzazione in grado di garantire ai suoi associati gli strumenti finanziari e logistici in caso di fuga” il cui principale obiettivo è “assoggettare gli appalti pubblici del territorio”. A tenere le fila del neonato sodalizio criminale ci sarebbero boss attivi negli anni Ottanta e Novanta nel panorama camorrista del Nolano all’epoca di Carmine Alfieri che avrebbero deciso dopo gli arresti di molti esponenti della camorra del Vallo e la disintegrazione della malavita nolana, di mettersi in proprio sfidando i Cava, clan in apparente parabola discendente attraverso estorsioni, minacce e pressioni per ottenere lavori e forniture di appalti pubblici e privati. Criminalità organizzata. Ma non solo. E’ di ieri l’arresto di un operaio di Sperone per detenzione illegale di armi e munizioni. I carabinieri di Avella all’interno di una stanza della sua abitazione hanno trovato tre pistole nascoste tra vestiti e sopra un armadio. Una delle armi era in ottime condizioni, ben oliata e pronta all’impiego. Non solo camorra ma anche gente comune che dispone di armi senza permessi. E proprio per cercare di prevenire questo fenomeno dal comune di Mugnano del Cardinale il sindaco Nicola Bianco ricorda che entro il prossimo 4 maggio chi detiene armi deve presentare il certificato medico di idoneità psicofisica alla detenzione. La certificazione deve attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere e non risulti assumere, anche occasionalmente, sostanze stupefacenti e psicotrope e abusare di alcol. Le persone che entro la data di scadenza non avranno provveduto a consegnare il certificato riceveranno una diffida e se, nei successivi 30 giorni, la certificazione non sarà presentata, sarà avviato il procedimento finalizzato al divieto di detenzione.

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