domenica, Novembre 24, 2024
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Aggressione all’arbitro, la verità del Real Sasso: i colpevoli non siamo solo noi

Fonte Foto: MandamentoNotizie
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Da sinistra il presidente Giovanni De Sarno e il dirigente VIncenzo Ottaviano (Real Sasso)
Da sinistra il presidente Giovanni De Sarno e il dirigente VIncenzo Ottaviano (Real Sasso)

ROCCARAINOLA (Saverio Quatrano) – Lo scorso 18 marzo, allo stadio comunale di Mugnano del Cardinale, la gara della diciassettesima giornata del campionato di seconda categoria girone E Salvatore De Judicibus-Real Sasso è stato sospesa per  l’aggressione di alcuni giocatori del Real Sasso nei confronti del diciannovenne arbitro della sezione di Nola Antonio Santaniello, che fu trasportato all’ospedale Moscati di Avellino per le contusioni riportate. Il giudice sportivo, ha inflitto 5 anni di squalifica ai calciatori del Real Sasso Cavezza Franco, Infante Bartolomeo e De Lucia Fabio colpevoli di aver aggredito il direttore di gara,600 euro di ammenda alla società  e 4 punti di penalizzazione alla società Real Sasso  e la sconfitta a tavolino della gara col Salvatore De Judicibus. Dopo più di un mese dal quel brutto episodio, la società del Real Sasso in esclusiva sulle nostre pagine, prova a fare chiarezza su cos’è successo in quella brutta giornata di metà marzo. A parlare sono il presidente della squadra di Sasso Giovanni De Sarno e il direttore Vincenzo Ottaviano  e quello che emerge è l’ingiusta squalifica a Fabio De Lucia, che secondo la ricostruzione di chi era allo stadio quel giorno, era già sotto la doccia nel momento della rissa.

Presidente, lei che era presente allo stadio, ci spieghi cos’è successo in quella famosa gara Salvatore De Judicibus –Real Sasso 

“In primis, sia come società che personalmente,  condanniamo senza alcun dubbio il comportamento che hanno avuto i miei due tesserati Cavezza e Infante. Allo stesso modo in cui condanno espressamente il gesto dei miei tesserati è giusto dire che l’arbitro Santaniello non è stato solo vittima di un’ aggressione, ma anche partecipe della stessa. Ricapitolando l’episodio, il nostro calciatore Infante stava protestando con l’arbitro  per un gol convalidato alla squadra avversaria. L’arbitro Santaniello si è rivolto al nostro calciatore con un atteggiamento piuttosto offensivo  e il nostro calciatore Infante, sbagliando completamente, ha rifilato uno schiaffo all’arbitro. Il direttore di gara giustamente ha estratto il cartellino rosso e Infante stava raggiungendo la via degli spogliatoi quando l’arbitro ha raggiunto il nostro calciatore e gli ha rifilato un calcio. Da li, dalla reazione dell’arbitro, è nata la rissa con Cavezza che poi  è intervenuto e nel parapiglia l’arbitro gli ha anche rifilato un calcio dietro la schiena ed il ragazzo ha riportato una sublussazione al coccige. Ripeto che come società condanniamo fortemente ciò che hanno fatto i mie tesserati, ma anche l’arbitro ha sbagliato e doveva assumere un comportamento diverso”.

Come società, avete fatto ricorso in merito alla sentenza del giudice sportivo che vi ha inflitto seicento euro di ammenda, 4 punti di penalizzazione e 5 anni di squalifica ai calciatori Infante, Cavezza e De Lucia?

Mi preme solo dire che sia io che il nostro mister Antonio Lucania, siamo stati i primi ad intervenire per placare gli animi, e il nostro mister Lucania in quanto infermiere ha prestato il primo soccorso all’arbitro.  Dulcis in fundo, il nostro tesserato De Lucia non era presente alla rissa, in quanto era già sotto la doccia perché era già stato espulso in precedenza dall’arbitro. Quindi con De Lucia c’è stato un errore clamoroso, e naturalmente mi auguro che la sua squalifica di cinque anni venga completamente eliminata, come giusto che sia”.

Direttore Ottaviano, come società avete già deciso di fare reclamo per la sentenza del giudice sportivo ?

“Io non ero presente durante la gara, ma ovviamente mi fido delle parole del presidente. Condanno fortemente il comportamento dei due nostri tesserati, ma anche l’arbitro doveva assumere un comportamento diverso. Per quanto riguarda la sentenza del giudice sportivo, sono rimasto alquanto sconcertato: nella sentenza,  si evidenzia che ci sono stati dati 4 punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva in quanto il giudice sportivo ha rimarcato il fatto che noi come società noi non ci siamo attivati nel difendere il direttore di gara. Ciò è assolutamente falso, in quanto in primis il nostro mister Antonio Lucania che è infermerie professionale, prestava le prime cure mediche all’arbitro e il nostro presidente De Sarno è intervenuto subito per sedare gli animi e difendere il direttore di gara”.

Quindi cosa avete chiesto nel vostro ricorso ?

“Noi abbiamo chiesto – dice il direttore Ottaviano – ovviamente l’eliminazione dei 4 punti di penalizzazione e la riduzione dell’ammenda di 600 euro, in quanto ci siamo subito attivati per difendere l’arbitro. Inoltre abbiamo chiesto la riduzione della squalifica di 5 anni di Infante e Cavezza e poi l’annullamento  totale della squalifica a Fabio De Lucia. Il nostro calciatore De Lucia nel momento in cui si è accesa la rissa, era già sotto la doccia perché era stato espulso durante il match, e ciò è stato confermato anche dai calciatori della squadra avversaria. Detto ciò, il nostro intento come società è quello di stemperare gli animi.  Sportivamente parlando prima di quell’episodio eravamo la migliore squadra della seconda categoria, con una sola sconfitta e solo sei gol subiti. Ci dispiace aver subito soprattutto un danno d’immagine: sappiamo  benissimo che i nostri tesserati hanno sbagliato, ma ci sembrava giusto chiarire dettagliatamente questa brutta e spiacevole vicenda”.

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