TUFINO- Non si sa se sono più malandrini o disperati. Di certo le provano tutte per estorcere denaro alle loro vittime. Sono gli autori dell’intramontabile truffa dello specchietto, ormai declinata in tantissime varianti: dallo scippo alla carrozzeria al fanalino rotto, passando per il sempreverde specchietto danneggiato. Nel corso del fine settimana appena trascorso, sono stati diversi gli automobilisti nella zona tra Cicciano, Tufino, Roccarainola e venire in contatto con truffe di questo genere. Un caso ci è stato segnalato anche a contrada Cesina, frazione di Tufino.
Qui, intorno alle 19 di sabato, un ragazzo su uno scooter nero ha provato a frodare un automobilista del posto. La tecnica è sempre la stessa. Il giovane in sella alla sua moto 125, accento romano ed aspetto normalissimo, sorpassa l’automobile ed accosta sulla destra. L’uomo alla guida lo sorpassa a sua volta e sente distintamente un colpo secco alla fiancata. A questo punto il centauro lo insegue, si sbraccia per farlo fermare; il conducente si ferma, accosta e qui comincia la pantomima.
“Mi ha colpito con la macchina, mi ha danneggiato lo scooter” spiega il truffatore con fare convincente. E mostra il graffio sulla fiancata dell’automobile e i danni al suo scooter. Il guidatore non fa una piega: “Ecco i miei dati, contattiamo l’assicurazione”. Una mossa azzeccata, perché il ragazzino a questo punto si innervosisce e fa capire che vuole denaro contante (50 euro) e non una lettera di messa in mora. La pantomima va avanti ancora per qualche minuto e finisce con l’automobilista che- resosi conto dell’inganno e desideroso di liberarsi del giovane- gli dà due euro. Quello li arraffa e va via.