sabato, Novembre 23, 2024
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Rapina supermercato, ecco chi sono i carabinieri arrestati

La vittima, Pasquale Prisco
La vittima, Pasquale Prisco

OTTAVIANO- Si chiamano Jacopo Nichetto e Claudio Vitale e secondo gli inquirenti sono i carabinieri rapinatori che ieri con tre complici hanno seminato panico e sangue nel Vesuviano. La notizia del coinvolgimento dei militari dell’Arma, che inizialmente erano citati solo tra i feriti, è stata data ieri in anteprima dal giornalelocale.it e confermata in seguito dalle maggiori agenzie di stampa. Una verità che ha amplificato lo choc per una tragedia assurda. La rapina al supermercato Etè si è infatti trasformata in strage: stanotte è morto Pasquale Prisco, il 28enne figlio del titolare del negozio posto al confine tra San Giuseppe ed Ottaviano, ed altre 9 persone, tra cui il padre di Pasquale, sono feriti e ricoverati in diversi ospedali., Due sono tenuti sotto osservazione a Nola.

Jacopo Nichetto e Claudio Vitale, rispettivamente 34 e 41 anni, sono carabinieri presso il “Battaglione Veneto” dell’Arma, a Mestre. Nichetto è di Chioggia, il collega Vitale è di Cercola, cittadina a pochi km da Ottaviano. I due, secondo gli investigatori, sarebbero componenti della banda che verso le 13 di ieri ha assaltato il supermarket e che poi, dopo che è scattato l’allarme, sono scappati lungo la Statale 268 inseguiti da titolare, figlio e dipendente causando anche un incidente stradale in cui sono rimasti tutti feriti.

I carabinieri, ma qui la dinamica è ancora da chiarire, erano feriti ma sono comunque saliti su un’automobile che si è schiantata lungo la Statale. In un primo momento si pensava fossero intervenuti per fermare i rapinatori. Entrambi in congedo e quindi liberi dal servizio, si pensava fossero vittime di un atto eroici. I maggiori quotidiani battevano notizie sui due militari-eroi, salvo poi corregger il tiro quando si è scoperto il loro coinvolgimento. Un coinvolgimento intuibile. Sin dal loro ricovero all’Ospedale di Sarno sono stati tenuti sotto controllo, praticamente piantonati, dai colleghi del Reparto operativo di Salerno. Poi sono stati ascoltati dal pm della Procura di Nola, cadendo in contraddizione. Solo in tarda serata sono stati sottoposti a fermo. Poche ore dopo, Pasquale Prisco moriva per le gravi ferite riportate.

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