sabato, Aprile 19, 2025
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Gori, la rivolta del Baianese: pronti alle barricate

BAIANO- (di Bianca Bianco- Il Mattino) Pronti alle barricate per impedire il passaggio del servizio idrico alla Gori spa. Anche i sindaci del Mandamento baianese, sia quelli gestiti dall’Alto Calore sia quelli (Baiano, Avella, Sperone) ancora autonomi, protestano contro il paventato passaggio alla società che gestisce la fornitura d’acqua nel 76 Comuni che rientrano nell’Ente d’Ambito Sarnese Vesuviano. Un passaggio che potrebbe concretizzarsi oggi in Regione Campania con l’approvazione della legge di riordino del servizio idrico integrato e l’introduzione della nuova disciplina di settore. La prima fase della riorganizzazione, passata indenne per le forche caudine delle commissioni consiliari, ha già previsto che sedici comuni irpini, tra cui i sei del Baianese, passino sotto l’egida della Gori. “Ci ribelleremo in ogni sede- spiega il sindaco di Baiano e portavoce della protesta mandamentale Enrico Montanaro. Il suo Comune, come Avella e Sperone, ha un servizio idrico ancora a gestione comunale grazie all’acquedotto che si serve delle sorgenti dei Monti di Avella. Dopo avere strenuamente preservato l’autonomia idrica, i tre paesi si ritrovano inseriti nella nuova mappa regionale che li ingloba al vicino Nolano, al Vesuviano, all’area stabiese. “Una decisione che non comprendiamo- continua Montanaro- e che ci trova in completo disaccordo”. I municipi annessi a colpi di legge al nuovo ente d’ambito sono pronti alla disfida: “In primo luogo- afferma il primo cittadino- abbiamo informato i nostri rappresentanti presso il consiglio regionale. Questa annessione coatta non deve avvenire nel silenzio dei nostri politici a palazzo Santa Lucia”. Il secondo passo sarà l’approvazione di una delibera da parte di tutti i Consigli comunali, in primis dei tre comuni ancora liberi da gestore unico. “Nel deliberato- dice Montanaro- ribadiremo il no al passaggio alla Gori. Peraltro se proprio dovessimo passare ad un gestore, vorremmo restare nell’ambito della provincia di Avellino e non essere accorpati a Nolano e  Vesuviano”. Della vicenda si stanno interessando anche le associazioni locali ed il comitato civico “Nogori” di Nola; reti associative che da anni cercano di spodestare la società per azioni e che negli ultimi mesi sono state protagoniste di dure battaglie contro l’aumento delle tariffe, i distacchi dei contatori e le richieste di arretrati avanzate dalle società. Scenari possibili cui i comuni del Baianese guardano con preoccupazione.

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