NOLA- Il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, il ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, hanno firmato oggi il decreto interministeriale per l’interdizione di alcuni terreni dall’uso agricolo a seguito delle indagini dirette svolte nei primi 57 comuni della Campania oggetto di analisi. Tra i 57 comuni, come si ricorderà (https://www.ilgiornalelocale.it/archives/17721) ci sono anche quelli del Nolano.
“A seguito dei nuovi risultati- si legge in una nota- sono stati definiti i terreni che possono essere destinati alle produzioni agroalimentari, i terreni che possono essere destinati solo a determinate produzioni agroalimentari, i terreni che non possono essere destinati alla produzione agroalimentare, ma esclusivamente a colture diverse in considerazione delle capacità fitodepurative e i terreni che non possono essere utilizzati per la produzione agroalimentare o silvopastorale”.
Complessivamente per i siti con livello di rischio presunto 5 e 4, su un totale di 42,95 ettari di superficie agricola classificata, risultano nella classe a (terreni idonei alle produzioni agroalimentari) 15,53 ettari pari al 36,1 per cento. Rientrano, invece, nella classe d (terreni con divieto di produzioni agroalimentari) 15,78 ettari pari al 36,7 per cento. I rimanenti 11,6 ettari, pari al 27 per cento rientrano nella classe b (terreni con limitazione a determinate produzioni agroalimentari in determinate condizioni).
E’ inoltre è vietata l’immissione sul mercato dei prodotti delle singole colture per i terreni in classi di rischio 3,4 e 5 degli ulteriori 31 comuni che saranno oggetto d’indagine.
Questo decreto fa seguito al lavoro iniziato con il decreto legge del 10 dicembre 2013 n. 136, Convertito con modificazioni con legge 6 febbraio 2014, n. 6 “Disposizioni urgenti dirette a fronteggiare emergenze ambientali e industriali e a favorire lo sviluppo delle aree interessate”. In attuazione a quanto disciplinato dall’articolo 1 del dl 136/2013, il 23 dicembre 2013, è stata emanata la direttiva dei ministri delle politiche agricole, dell’ambiente e della salute, d’intesa con il presidente della regione campania.
La direttiva ha dettato gli indirizzi comuni e le priorità per lo svolgimento delle attività ed individuato, sulla base delle indicazioni regionali, i territori da sottoporre prioritariamente ad indagine ricadenti in 57 comuni delle province di Napoli e Caserta.
Con il decreto legge 11 marzo 2014 ‘indicazione dei terreni della regione Campania da sottoporre ad indagini dirette, ai sensi dell’articolo 1, comma 6, del decreto-legge 10 dicembre 2013, n. 136, Convertito, con modificazioni, dalla legge 6 febbraio 2014, n. 6, Nonchè interdizione dalla commercializzazione di prodotti agricolì, è stato pubblicato l’elenco dei siti, (circa 2500), individuati dalle relative coordinate geografiche, da sottoporre ad indagini dirette e le priorità per la loro effettuazione in base alla classe di rischio individuata dal gruppo di lavoro). Sono state disposte immediatamente le indagini dirette sui 51 siti rientranti nelle classi di rischio più elevate e a seguire sugli altri.