ROCCARAINOLA- (di Bianca Bianco) Gestione dei rifiuti, per il Comune di Roccarainola scatta il commissariamento. L’ente amministrato dal sindaco Raffaele De Simone durante il Consiglio comunale del 22 gennaio scorso ha bocciato l’adesione all’Ambito territoriale ottimale per la gestione associata dei rifiuti in 56 Comuni della Provincia di Napoli. Pochi giorni dopo, così come previsto dalla legge regionale che ha introdotto gli Ato, è scattato il commissariamento ad acta.
LA VICENDA- La Regione ha stabilito che la gestione del servizio ambientale (raccolta, smaltimento, impiantistica) avvenga in maniera associata e per questo ha creato gli Ato. L’ambito in cui rientra l’area nolana è composto da 56 Comuni, dei quali il capofila è Torre del Greco. Le nuove disposizioni prevedono che i Comuni condividano i sistemi di raccolta e di smaltimento, mettendo a disposizione gli impianti, e che si ‘spingano’ i livelli di differenziata sino al rifiuto-zero. La convenzione avrebbe dovuto essere firmata mesi fa, ma le rimostranze e le eccezioni dei sindaci dell’area nolana hanno comportato una serie di proroghe. I paesi dell’Agro, guidati dal presidente del Coordinamento per l’emergenza ambientale nel Nolano Andrea Manzi, hanno chiesto ed ottenuto modifiche sulle tariffe (che saranno diversificate in base ai livelli di differenziata), le consulenze (che saranno limitate a quelle di altissimo profili), alla differenziata. Recepite le modifiche, tutti gli enti coinvolti sono stati invitati a sottoscrivere la convenzione. Ma Roccarainola ha detto “no”.
LE RAGIONI DI ROCCA- Il sindaco De Simone le ha spiegate in Consiglio comunale, e riguardano assunzioni, tariffe e composizione ambientale. Il primo pinto riguarda l’assorbimento dei 1500 operatori dei Consorzi di Bacino, da due anni senza lavoro e stipendio, che secondo la fascia tricolore rocchese, “mette a repentaglio i lavoratori in house, come gli addetti della nostra società di raccolta “Rocca rifiuti””. Il rischio, dice De Simone, è che per creare un “carrozzone” di assunti, non si tutelino i lavoratori del Comune. Il secondo punto è la tariffa: “Il rischio- dice in sostanza De Simone- è che si assista entro qualche anno ad un aumento così come è avvenuto con Gori”. Infine, il primo cittadino vede nella “composizione ambientale” inserita nella convenzione un pericolo per le cave del Nolano “che potranno essere usate come discariche”. Lo sfondo dell’intera polemica è infine politico. Per De Simone, dietro l’Ato così come dietro la Gori, c’è Forza Italia. (qui l’articolo del giornalelocale sulla vicenda: https://www.ilgiornalelocale.it/archives/38641).
LE REAZIONI- Sinora nessuna. L’uscita di scena di Roccarainola e il netto no di De Simone non hanno provocato reazioni ufficiali.
LE CONSEGUENZE- Il 28 gennaio scorso, con delibera numero 1, il commissario ad acta (il sindaco Ciro Borriello) ha firmato la convenzione al posto del sindaco De Simone così come previsto dalla legge regionale che rende obbligatoria la forma associata. Attualmente Roccarainola è l’unico Comune a non avere aderito alla convenzione.