NOLA- La morte annunciata di Montezuma, l’albero più antico e prezioso di Nola, trascina con sé polemiche politiche. La prima a ribellarsi all’esito della perizia del professor Saracino, incaricato dal Comune per valicare (o meno) quella precedente che aveva giù suonato il de profundis per gli alberi della villa (in tutto 25) è il consigliere comunale Maria Franca Tripaldi che commenta: “C’è ben poco da stare allegri leggendo la perizia. Avevo più volte chiesto, tanto nello svolgimento del mio ruolo di Consigliere Comunale quanto sostenendo le iniziative di cui si è fatta promotrice l’Associazione ‘Nola da qui’, che si facesse una seconda perizia e che si chiedesse l’intervento, certa della totale collaborazione del Rettore Gaetano Manfredi, dell’Università Federico II e che, soprattutto, si desse puntuale comunicazione ai cittadini degli esiti emersi. Ebbene, se c’è poco da stare allegri, il poco consiste esclusivamente in questo: al di là della necessità del nostro Sindaco di pronunciare almeno una volta a dichiarazione parole quali strumentalizzazione, polemica, demagogia, il dato che emerge è inconfutabile. Ad un certo modo di fare opposizione che ha come solo obiettivo il benessere della cittadinanza e come solo mezzo l’esercizio democratico del confronto, questa Amministrazione ha finalmente dato seguito.
“Avremmo voluto esiti differenti- dice Tripaldi- è fuori di ogni discussione. La salvaguardia dell’incolumità dei cittadini e l’impossibilità, al momento, di confutare le tesi espresse dalla nuova perizia non ci concedono molti margini di discussione. Questo non ci impedirà di continuare a vigilare affinchè questo livello, sicuramente basico ma finora sconosciuto, di trasparenza resti tale e che ogni operazione venga svolta nel solo interesse collettivo e nel rispetto della legalità”.