NOLA- Festa dei gigli, potrebbe essere Paolo Apolito il nuovo direttore artistico della kermesse. La fondazione aveva annunciato per fine gennaio importanti novitĂ , tra cui quella relativa alla nomina del nuovo manager artistico della processione dedicata a San Paolino da due anni entrata a far parte del patrimonio Unesco. Ad oggi non è stata però ancora convocata la conferenza stampa annunciata dal presidente Raffaele Soprano (ecco il link al nostro articolo: https://www.ilgiornalelocale.it/archives/37215). Negli ambienti giglianti però si fanno sempre piĂą insistenti le anticipazioni, alcune delle quali indicano alla guida dell’organizzazione della manifestazione- al posto del dimissionario Roberto De Simone- l’antropologo e docente universitario Paolo Apolito, che con la festa dei gigli di Nola ha giĂ avuto in passato molti e decisivi contatti.
CHI E’ APOLITO- Paolo Apolito, sessantotto anni,  è un antropologo culturale, docente presso l’UniversitĂ Roma Tre. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni dedicate alla materia, tra cui Dice che hanno visto la Madonna» e «Il cielo in terra» (Il Mulino, 1990 e 1992), «Internet e la Madonna» (Feltrinelli, 2002), «Il gioco del festival. Il romanzo del Giffoni Film Festival» e «Con la voce di un altro» (L’ancora del Mediterraneo, 2004 e 2006). E’ professore associato presso l’UniversitĂ degli studi di Salerno ed è stato direttore artistico di altri eventi come”Salerno Creativa”. Esperto di folklore e feste popolari, ha partecipato come presidente del Comitato scientifico sin dalle prime battute alla Rete per le macchine a spalla, la sinergia tra Nola, Viterbo, Sassari e Palmi per ottenere il sigillo Unesco, poi riconosciuto il 5 dicembre 2013.
IL PRECEDENTE- Apolito andrebbe a ricoprire una poltrona scomoda, occupata sino a maggio 2014 dal maestro Roberto De Simone che, dopo nemmeno un anno di contratto decise di dimettersi (ufficiosamente, ma nemmeno tanto, perchĂ© non era riuscito ad imporre le proprie idee al vulcanico mondo delle paranze). De Simone avrebbe voluto una festa a decibel ridotti (risultato in veritĂ raggiunto con l’impegno della Fondazione) e con un sistema di controllo-censura dei testi e degli strumenti utilizzati dalle “fanfare” che non è stato mai accolto con favore, tutt’altro, da chi anima la kermesse. Il risultato furono parole al veleno contro la festa, definita sguaiata, violenta e volgare. Il matrimonio culturale tra De Simone, artista internazionale, e la festa dei gigli naufragò si può dire fin dal primo giorno. Prima di lui tentò di dare la propria visione della sregolata e per questo amata processione anche il regista Franco Zeffirelli, senza ottenere rivoluzioni.
LE NOVITA’- Intanto, il popolo gigliante attende le novitĂ anticipate dal presidente Soprano. La ballata si terrĂ il 28 giugno, il cartellone di eventi collaterali però è ancora in preparazione. Secondo indiscrezioni, tempo pochi giorni e il programma con tutte le novitĂ dovrebbe essere reso noto. E potrebbe arrivare la notizia della nomina del nuovo direttore artistico e l’eventuale conferma della scelta di Paolo Apolito.