domenica, Novembre 24, 2024
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Caso Lauria, nel Bel Sito è sfida (elettorale) tra Cava e Cafarelli

Manolo Cafarelli, sindaco di San Paolo Bel Sito
Manolo Cafarelli

SAN PAOLO BEL SITO-(di Bianca Bianco) Fibrillazioni politiche ed amministrative a tre mesi dalla scadenza elettorale. Nel Bel Sito si registrano scosse telluriche in vista delle amministrative che riporteranno i cittadini alle urne dopo 5 anni di governo dell’amministrazione Cafarelli. E proprio il sindaco uscente risponde alle interrogazioni del consigliere di opposizione Benedetto Cava (https://www.ilgiornalelocale.it/archives/38376) che aveva evidenziato con la sua nota soprattutto la presunta incompatibilità dell’attuale vicesindaco Andrea Lauria.

“Dal 2010- scrive Cava- Andrea Lauria, da pochi giorni nominato vice sindaco, ricopre la carica di assessore esterno”. Lo stesso Lauria “ ha partecipato come candidato alle elezioni del marzo 2010 ed è stato eletto consigliere comunale. Lo stesso ha poi dato le dimissioni da consigliere per entrare in giunta come assessore esterno”. “Lo Statuto comunale – continua- all’articolo 27 afferma chiaramente che gli assessori non consiglieri sono nominati tra i cittadini che non hanno partecipato come candidati alle elezioni del Consiglio”. Eppure Lauria è assessore esterno pur avendo preso parte cinque anni fa alle elezioni. Per questo, chiede “al fine di assicurare la massima trasparenza ed efficacia dell’azione amministrativa, una verifica rapida ed una altrettanto rapida risposta” e  “di capire l’effettivo danno causato all’ ente e all’ intera comunità” auspicando pure l’annullamento degli atti firmati da Lauria.

La replica del sindaco Cafarelli è netta: “Non risponde per nulla al vero che l’assessore Lauria abbia rassegnato le dimissioni da consigliere per entrare in giunta, bensì e stato nominato assessore essendo consigliere comunale eletto. Successivamente, per consentire una maggiore partecipazione alla vita amministrativa, ha rassegnato le dimissioni da consigliere. Leggendo attentamente lo statuto si evince che l’unico motivo di esclusione dalla carica di assessore riguarda solo i candidati non eletti al consiglio comunale. E’ evidente che, al contrario, alcuna preclusione possa esservi in capo a coloro che siano stati eletti consiglieri, ricoprono o meno all’ attualità tale carica. E questa e’ proprio l’ipotesi concreta che ricorre nella fattispecie. La nomina, e’ intervenuta, perciò, in favore di un soggetto eletto consigliere e non già  in favore di un candidato non eletto, unica condizione vietata dallo statuto”.

La fascia tricolore, eletta cinque anni fa a capo della civica “Libertà democrazia progrezzo”, boccia poi come ‘banale’ l’interrogazione sulla trasparenza del sito web: “Basta leggere il giornalelocale.it del 17 gennaio- afferma- per vedere il nostro sito istituzionale tra i migliori”.

Tra polemiche di fine mandato si ci si avvia dunque al rinnovo del Consiglio comunale, previsto per il 17 maggio prossimo. L’aria è elettrica. Cafarelli si ricandiderà, contro di lui ci sarà- dietro le quinte, candidato solo come consigliere- l’ex alleato Raffaele Riccio. Qualcuno sosteneva la candidatura dello stesso Benedetto Cava, giovane di  Forza Italia- come candidato a sindaco che contrastasse la fascia tricolore attuale. I tempi in verità non sono ancora maturi per fare nomi. Il gioco è appena cominciato.

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