CASAMARCIANO- Una cerimonia toccante con alti momenti di commozione. L’intitolazione di una nuova piazza al professor Bruno Angelillo, docente di Igiene all’Università Federico II di Napoli con origini casamarcianesi (il nonno Clemente fu sindaco di Casamarciano nell’800) è stata davvero un bel momento di condivisione per i cittadini della cittadina alle porte di Nola. A toccare le corde della sensibilità dei tanti presenti è stata soprattutto la bellissima testimonianza del professor Italo Angelillo, figlio del compianto medico scomparso nel 1999, che con la voce rotta dall’emozione, interrompendosi più volte per ricacciare indietro le lacrime, ha descritto il padre-maestro con parole di grande rispetto, immutato affetto e con la finale dedica alla madre, sepolta affianco al padre proprio nel cimitero di Casamarciano. “Mio padre è stato genitore e maestro- ha detto Italo Angelillo-Non è un ricordo ma una presenza costante che condiziona positivamente la mia vita, che mi ha insegnato quasi tutto, che mi ha aiutato a raggiungere tutti gli obiettivi che volevo raggiungere. Mai ho avuto l’impressione che facesse qualcosa non nel mio interesse”.
La scelta di intitolare ad Angelillo, luminare della scienza medica e precursore nella disciplina dell’Igiene, è nata dalla sinergia tra gli amministratori locali. Il dottor Giovanni Cavaccini, ex sindaco oggi assessore, fu allievo di Angelillo e ha voluto che a lui si dedicasse un ricordo tangibile: “Perché- ha spiegato- fu uomo di grande umanità ed attaccatissimo alla sua Casamarciano dove più volte è stato soprattutto da ragazzo”. Il sindaco Andrea Manzi ha recepito subito l’idea di Cavaccini, rendendola reale. Ha poi spiegato, nel giorno dell’intitolazione, che il professor Angelillo deve essere per i casamarcianesi non solo l’esempio di un grande rigore scientifico “perché fu anche uomo di grande cultura ed umanesimo” come ha ribadito il dottor Mimmo Lombardi, collega e grande amico del professor Angelillo. Anche lui, come il nipote Giuseppe Russo e come i tanti colleghi intervenuti in una giornata di festa e di commozione, hanno testimoniato la grandezza di Angelillo come medico e come uomo: “E’ stato soprattutto un maestro- ha affermato il rettore della Federico II Gaetano Manfredi- che ha cresciuto generazioni di ricercatori e medici. Per noi che lavoriamo nell’università è un esempio ed un faro, ma deve esserlo anche per noi come cittadini del Nolano”.
La cerimonia si è conclusa con lo svelamento della lapide marmorea che intesta al docente e medico la nuova piazza, un’opera urbanistica e allo stesso tempo idrogeologica di strategica importanza. La nuova opera pubblica, che abbellisce l’area tra via Circumvallazione e via Trivio, costituisce infatti un omaggio ad un luminare della medicina originario di Casamarciano ma è nello stesso tempo un impianto per la salvaguardia idrogeologica del paese e per la riqualificazione dei quartieri limitrofi. Nella parte sottostante lo slargo è stata predisposta un’opera di ingegneria idraulica che consente di evitare gli allagamenti in passato frequenti, trattenendo e filtrando le acque piovane. Nella parte soprastante, il Comune ha invece effettuato una attività di bonifica ambientale restituendo vivibilità alla zona grazie anche alla piantumazione di alberi di pregio donati dalla ditta Simonetti di Nola. A completare la riqualificazione, il basolato ottocentesco e la lapide marmorea che intesta l’opera al professor Angelillo.
“Preservare la cultura e la storia del nostro paese- ha affermato il sindaco Andrea Manzi-, è questo l’obiettivo della cerimonia con cui diamo imperituro lustro ad una personalità di Casamarciano. Non è un caso che questa piazza sia anche strumento di prevenzione per le calamità naturali, perché solo mettendo in campo iniziative come queste possiamo lasciare in eredità alle future generazioni un paese all’altezza dei suoi migliori figli”.