CICCIANO – “Democrazia e ciccianesi mortificati”. Non le manda a dire il consigliere comunale di opposizione Giuseppe Tarantino che commenta il clamoroso abbandono dell’aula consiliare da parte della maggioranza. “Abbiamo assistito all’ennesimo consiglio comunale dove la democrazia e i diritti dei ciccianesi sono stati mortificati. Il tutto è iniziato quando dai banchi della maggioranza è stato imposto l’inversione dell’ordine del giorno. Il primo punto, messo dalle opposizioni, ovvero, “efficienza, garanzie e regolarità amministrativa”, è stato spostato alla fine, noi abbiamo chiesto le motivazioni di questo spostamento e il consigliere Pizza ha ribadito che lo spostamento si faceva perché gli altri argomenti erano più importanti”. Una furia crescente quello dell’ex candidato sindaco: “Si è passati alla discussione del secondo e terzo punto all’ordine del giorno, materie riguardanti variazioni e storni del bilancio previsionale 2014 e debiti fuori bilancio. Non deve spaventare che a soli 4 giorni dalla chiusura dell’esercizio finanziario 2014 si facciano ancora rettifiche al previsionale, è semplicemente frutto della scarsa organizzazione e competenza di questa maggioranza che ci governa con un sistema di “navigazione a vista” senza una vera e propria programmazione finanziaria. Ma la vera chicca è avvenuta quando, sempre il consigliere Pizza, ha chiesto una interruzione di 5 minuti.Alla domanda del perché di tale interruzione da parte della opposizione ha risposto sin da subito con un palese lapsus freudiano: una verifica della maggioranza. Alla ripresa l’intera maggioranza non si è presentata, ovviamente, con le nostre proteste nei confronti del Presidente del Consiglio”. Una situazione che ha fatto dire a Tarantino: “E’ assolutamente vergognoso, irrispettoso delle opposizioni, ma soprattutto dei ciccianesi, in quanto il quarto punto all’ordine del giorno era l’approvazione del protocollo d’intesa per l’adesione alla rete dei Sindaci dei Comuni dell’Ato 3 per la gestione pubblica del servizio idrici integrato: era un’adesione per liberarci dalla Gori che tanto ci sta facendo pagare, per coprire i propri debiti fatti con una gestione sconsiderata. Questo avrebbe consentito ai ciccianesi un futuro risparmio”.