martedì, Gennaio 14, 2025
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Presepe di Dalisi, Benevento chiede 200mila euro a Nola: ridateci il nostro capolavoro

NOLA- Una vicenda ormai grottesca che si starebbe avviando ad una soluzione nelle aule di tribunale. Benevento chiede a Nola che sia restituita la Natività di Dalisi, opera d’arte prestata dalla città sannita al comune bruniano nel 2012 e mai tornata “a casa” e chiede i danni per 200mila euro. I motivi per cui il presepe non viene restituito ancora non si conoscono, o almeno a palazzo Mosti, sede dell’ente beneventano, dicono di non sapere perché Nola sinora non abbia ridato il pannello in ferro battuto firmato dall’artista lucano, fulcro dei festeggiamenti natalizi di due anni fa quando fu esposto in piazza Duomo.

Il presepe di Dalisi
Il presepe di Dalisi

LA STORIA- Era il novembre del 2012 quando Geremia Biancardi ottenne dal sindaco di Benevento Pepe e dall’assessore ai Beni culturali Del Vecchio il placet per avere a Nola gratuitamente, durante il periodo natalizio, la Natività di Dalisi. L’ente sannita lo concesse con piacere in nome di un “gemellaggio strategico” nel settore culturale: gemellaggio naufragato a causa di quanto avvenuto successivamente. Il trasferimento avvenne pochi giorni dopo non senza polemiche,   perché il presepe era costato alle casse di Benevento 170mila euro e 13 avvisi di garanzia (uno anche al sindaco) per l’acquisto e l’installazione. Nonostante i malumori dei beneventani, il Comune di Nola installò comunque la Natività nella sua piazza, attirandosi però altro malcontento ed altre polemiche, stavolta da parte dei nolani. Prima per una questione artistica, in quanto non tutti gradirono la ruvida bellezza dell’opera del maestro Dalisi; poi per ragioni logistiche visto che l’installazione fu tolta dalla piazza solo nel febbraio 2013. E fu proprio allora, quando i mezzi di una ditta privata smontarono faticosamente il capolavoro, che ebbe inizio il mistero del presepe…

 

Presepe abbandonato
Presepe abbandonato

LA SCOMPARSA- I pannelli della Natività vennero smontati e depositati nel fondo di un privato in via Polveriera. E lì sono rimasti almeno fino a pochi mesi fa quando un utente di facebook li ‘scovò’ e fotografò chiedendo perché fossero ammassati in quel campo e non in un deposito, al riparo dalle intemperie, o a Benevento visto che il prestito era scaduto da tempo. Era il giugno del 2014, quasi due anni dopo il prestito. A Ferragosto i pannelli di ferro erano ancora visibili nel deposito.

LA CAUSA- L’estate nolana del presepe volante non è piaciuta all’amministrazione del sindaco Pepe che quindi ha deciso di far causa a Nola (l’incarico è stato conferito all’avvocato Rettino) e di chiedere circa 200mila euro di danni per la mancata restituzione. Della vicenda si sta interessando la stampa sannita come “Il Sannio quotidiano”, giornale che ha registrato anche le reazioni di palazzo Mosti: “Reazioni basite- spiega il giornalista Antonio Tretola al giornalelocale- anche perché pare che non vi siano state nel corso di questi mesi delle risposte alle sollecitazioni scritte dall’ufficio beni culturali e poi dall’ufficio legale al Comune di Nola”.

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