VICO EQUENSE- E’ ormai iniziato il conto alla rovescia per l’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri, a Vico Equense, uno scheletro di cemento che da 50 anni deturpa la suggestiva costiera sorrentina.Oggi (domenica 30 novembre), intorno alle 13,30, lo scheletro di quello che avrebbe dovuto diventare un albergo di lusso da 150 camere, verrà distrutto con 1.200 microcariche da 50 grammi ciascuna , fissate nelle fondamenta. La struttura dovrebbe così implodere su se stessa in pochi minuti. L’ecomostro, costruito sulla bellissima spiaggia di Alimuri, è stato al centro di una dura battaglia giudiziaria e ambientalista. “Domani sarà una bella giornata per chi ama l’Italia perché finalmente sarà abbattuto l’ecomostro di Alimuri a Vico Equense, una storica battaglia di Legambiente” afferma il presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera, Ermete Realacci, che plaude così all’imminente abbattimento. “La demolizione di questo mostro di cemento, che da troppi anni deturpa la penisola Sorrentina, è un segnale a sostegno della legalità e -aggiunge Realacci- contro tutti gli scempi del territorio e gli abusivismi in una regione come la Campania”. Secondo quanto denunciato da Legambiente, la Campania, ricorda Realacci, guida la classifica nazionale dei reati legati al ciclo del cemento con 838 illeciti accertati, in cui si stima siano ben 60mila le case costruite illegalmente in dieci anni”. In Campania, sottolinea ancora Realacci, “solo pochi mesi fa c’è stato l’ultimo tentativo di riaprire i termini dei passati condoni edilizi”.
Oggi sarà dunque una giornata “allegra e festosa, che ci infonderà nuova forza per continuare la nostra battaglia per la bellezza”, che è la “più grande risorsa del nostro Paese”, e per il “rispetto della legalità” incalzano Rossella Muroni e Michele Buonomo, rispettivamente direttrice nazionale e presidente Legambiente Campania, che saranno sul posto e prenderanno parte all’abbattimento dell’ecomostro di Alimuri. “Domani un pezzo di territorio ‘rubato’ sarà riconquistato e riconsegnato ai cittadini” affermano Muroni e Buonomo. “Sarà -aggiungono i due ambientalisti- la risposta ai quei ventidue tentativi in sede legislativa di salvare le case abusive, tra emendamenti ai decreti omnibus e disegni di legge ad hoc, dal gennaio del 2010 a oggi e che gridano vendetta”. Una barca della Legambiente seguirà via mare l’abbattimento esponendo lo storico striscione ‘Abbattiamolo’, mentre i volontari indosseranno la maglietta con la foto dello scheletro di Alimuri ‘Abbattuto’, che andrà ad arricchire la collezione dell’associazione ambientalista dedicata agli ecomostri caduti giù. Con l’abbattimento di Alimuri salgono a cinque gli ecomostri caduti giù in Campania censiti da Goletta Verde di Legambiente: le villette abusive di Eboli, il Fuenti, le torri del Villaggio Coppola Pineta Mare e gli scheletri di Montecorice nel Cilento. L’abbattimento di Alimuri arriva dopo 14 anni dal primo blitz targato Goletta Verde di Legambiente ed a distanza di oltre un anno dall’ abbattimento dell’ultimo ecomostro gli scheletri di cemento armato di Montecorice, nel Cilento, avvenuto nel luglio del 2013. (Adnkronos)