CICCIANO- Occasione perduta e monumento allo spreco. Così, secondo le associazioni “Il Campanile” ed “Il Movimento”, va definita l’isola ecologica. Uno strumento inutile, tuonano i presidenti Umberto de Luca e Carmine Duraccio, perché “realizzata per la popolazione, pronta ma chiusa. Costruita e mai aperta”.
“In un momento di forte crisi economica, dove i soldi scarseggiano e per le famiglie si prospettano gli ennesimi rincari- affermano de Luca e Duraccio- a Cicciano c’è un piccolo paradosso: l’isola ecologica. Poteva rappresentare un salto di qualità importante, cambiando completamente l’approccio che la comunità ha con i rifiuti che produce, trasformando la spazzatura in risorsa economica, applicando finalmente il principio, in base al quale “chi più ricicla meno paga”.” E invece, lamentano le associazioni ciccianesi “è stata consegnata all’incuria, a danno delle economie delle famiglie di Cicciano”.
“Una situazione imbarazzante, un esempio di inefficienza disarmante, insomma quello che poteva essere un fiore all’occhiello e doveva rappresentare la chiave di volta del tanto promesso cambiamento, è diventata l’ennesima dimostrazione del degrado nel quale l’amministrazione ci fa vivere”. Le due associazioni hanno anche chiesto, attraverso un pubblico manifesto, che l’amministrazione intervenga e faccia chiarezza sulla vicenda e sulle cause dello stop.