NAPOLI -Beni per 900mila euro sono stati sequestrati all’ex calciatore Fabio Cannavaro nell’ambito di indagini coordinate dal pm di Napoli Fabrizio Vanorio e dal procuratore aggiunto Fausto Zuccarelli su un’ingente frode fiscale realizzata con una società di noleggio di barche di lusso che l’ex calciatore gestiva insieme alla moglie.
Gli indagati nell’indagine della Procura di Napoli sulla frode fiscale che vede coinvolto Fabio Cannavaro sono complessivamente quattro: oltre all’ex capitano della nazionale, infatti, risultano sotto inchiesta anche la moglie di Cannavaro, Daniela Arenoso, un cognato dell’ex calciatore ed una quarta persona. Gli indagati sono accusati di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte. L’Agenzia delle Entrate ha scoperto che Fabio Cannavaro, e la moglie Daniela Arenoso, usavano tre imbarcazioni nella disponibilità della “FD Service srl” per fini personali anziché per il noleggio, attività per la quale era stata costituita la società. La simulazione dell’attività d’impresa è stata messa in piedi con una barca modello Pershing 62, chiamata “Massivus”; un’imbarcazione modello Pershing 76, denominata “Chriman Naples” e una barca modello Pershing 72 chiamata “Chriman II”. La quarta persona indagata, Eugenio Tuccillo, si è prestato, volontariamente, a rilevare le quote della società “FD Service”, durante la verifica fiscale dei finanzieri, mettendola poco dopo in liquidazione. La Guardia di Finanza di Napoli ha sequestrato all’ex capitano della nazionale italiana di calcio, soldi su conti correnti bancari e una imbarcazione Itama 38 del valore di 180mila euro. L’evasione riguarda il periodo che va dal 2005 al 2010: durante questi anni non sono state corrisposte Ires, Irap e Iva per oltre un milione di euro.