NOLA- Cervelli in fuga? No, grazie. A Nola c’è l’esempio che in Italia si può continuare a fare ricerca ed a lavorare, in barba a baroni e raccomandazioni, e si può scalare la vetta del mondo (scientifico) restando nella propria Università, a due passi da casa. Questo caso si chiama Mariano Sirignano, di lui e del suo docente alla Federico II Andrea D’Anna oggi parlano molti giornali perché ha partecipato ad una competizione internazionale, una competizione scientifica s’intende, vincendola e sbaragliando 1400 concorrenti da tutto il mondo. Mariano Sirignano, 30 anni, specializzato in analisi delle polveri sottili, ha vinto con il professor Andrea D’Anna, docente di Impianti Chimici nell’Università Federico II di Napoli il premio nell’Accademia delle scienze della California, a San Francisco. La ricerca di Sirignano e D’Anna è stata preferita a quelle prodotte da studiosi di prestigiosi atenei come il Mit di Boston o Stanford; la relazione riguarda la “Coagulazione di nanoparticelle in regime di bassa e media temperatura”.